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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Festivalfilosofia: mostre, concerti e teatro per raccontare l'amore

Paladino, Lennon, Chappell, Capossela. Solo alcuni dei protagonisti del percorso culturale fatto di esposizioni, visite, concerti, letture e laboratori che animerà il 13esimo Festival della Filosofia. Ecco un assaggio di quello che vedremo a Modena, Carpi e Sassuolo

Come ogni anno, anche il FestivalFilosofia 2013 prevede un vastissimo programma “collaterale” che declinerà il “discorso amoroso” attraverso le varie forme dell’espressione artistica e culturale, individuale e collettiva. Un viaggio ricco e sorprendente che mette in mostra, in musica e in scena i diversi volti dell’amore, tema centrale della manifestazione di modenese del prossimo 13-15 settembre.

Il programma è ad oggi ancora in fase definizione e ma la struttura portante della tre giorni è già disponibile sul sito web del Festival. Tra le iniziative confermate – senza voler far torto ad alcuno - riportiamo soltanto le più significative per ragioni di sintesi. Così come per i temi delle lezioni magistrali, anche le mostre e gli eventi si sviluppano secondo 6 filoni tematici.

Potenza trasformatrice - Eternal Impermanence, la mostra retrospettiva di Walter Chappell (1925 - 2000) che Fondazione Fotografia, con la cura di Filippo Maggia, dedica a uno dei protagonisti più controversi della fotografia americana del XX secolo, la cui opera, intensamente provocatoria, è rimasta a lungo celata. Mosso da una vivace curiosità e da una spinta rivolta all’avanguardia, Chappell indaga con la fotografia i rapporti fra i viventi, le multiformi creazioni della natura, all’insegna della celebrazione dell’amore come energia trasformatrice che regola il cosmo e della vita come flusso ciclico (Modena, ex Ospedale Sant’Agostino). 

L’amore transitivo - Del resto l’amore è l’unica cosa di cui si ha bisogno, come cantava uno dei più classici pezzi dei Beatles, il cui leader John Lennon è presentato nel suo multiforme talento di artista visivo e performer nella mostra prodotta da Galleria Civica e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che ruoterà attorno alle litografie di Bag One, la cartella regalo di nozze di John per Yoko Ono (“All you need is Love”, Modena, Galleria Civica, a cura di Enzo Gentile, Marco Pierini, Antonio Taormina).

Non sempre felice, la relazione d’amore è fatta anche di commiato, attesa, perdita, lacrime, come in molte delle “Xilografie” esposte da Mimmo Paladino in un dialogo tra antico e contemporaneo presso il Palazzo dei Pio, con la cura dei Musei di Palazzo Pio (Carpi, a cura di Enzo Di Martino e Manuela Rossi).

Grammatiche amorose - Per scriversi non è peraltro necessario abitare a grandi distanze, poiché la corrispondenza d’amore intensifica il desiderio, corrobora i cuori, costituisce un piacere in sé. Due giovani fidanzati carpigiani di primo Novecento, Rosina ed Emilio, abitano lo stesso quartiere, ma per dieci anni si scambiano billets doux pieni di sospiri e promesse. Conservati come reliquie romantiche in una scatola di latta e solo ora ritrovati, sono esposti nella Torre del Palazzo dei Pio assieme ad una installazione che ne rielabora creativamente la sostanza sentimentale (“Corrispondenza d’amorosi sensi”, Carpi, Torre dell’Uccelliera, a cura degli Istituti culturali comunali).

Amore intransitivo - Maniacale e ossessiva è l’immaginazione tormentosa della gelosia che muove il protagonista comico e pazzoide de Il serpente di Luigi Malerba, romanzo straordinario e dimenticato da cui leggerà Ermanno Cavazzoni (“Il tormento della gelosia”, Carpi, Cortile di Levante, domenica 15 settembre, ore 21).

Figure dell’immaginario - Una fantasmagoria di amori infelici e allegoriche associazioni simboliche con animali reali e fantastici - quella de Li bestiaires d’amours, opera del XII secolo di messer Richart de Fornival – costituirà la matrice per gli illusionismi testuali e musicali che Vinicio Capossela presenterà in “Bestiario d’amore”, un’opera totale appositamente prodotta per il festivalfilosofia (Modena, Piazza Grande, sabato 14, ore 21).

Politiche dell’amore - Tra istituzione e sentimenti, la famiglia è uno dei luoghi nei quali l’esperienza dell’amore e della cura disinteressata circolano tra le persone e si affacciano nella più ampia scena pubblica. Una mostra su “Modena e i suoi fotografi (1860-1945)”, prodotta da Fondazione Fotografia Modena ricostruisce, in un’apposita sezione, il ruolo che in quell’epoca svolgeva il set fotografico nella costruzione dei legami familiari (Modena, Ex Ospedale Sant’Agostino, a cura di Chiara Dall’Olio).

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