Requiem di Mozart alla Chiesa del Voto per un grande Concerto Pasquale
Alla vigilia della Domenica delle Palme, sabato 1 aprile alle ore 21, presso la Chiesa del Voto, Modena Musica Sacra e la Fondazione I Musici di Parma propongono un suggestivo concerto interamente dedicato a composizioni di Wolfgang Amadeus Mozart.
Il concerto si aprirà con due celebri brani dell’autore salisburghese: i cori di Modena Musica Sacra, Pueri Cantores, Juvenes Cantores e Schola Polifonica, oltre 80 coristi, e l’orchestra I Musici di Parma eseguiranno l’Ave verum, mottetto basato sull’inno eucaristico omonimo del XIV secolo, e il Laudate Dominum, aria dolcissima per soprano, canto di lode al Signore per il creato, dove la melodia si eleva da un sommesso accompagnamento orchestrale in un effetto di pura poesia.
A seguire sarà eseguita la Messa di Requiem in Re minore KV 626, per soli, coro e orchestra, un capolavoro, forse una delle opere più famose di Mozart. Le parti solistiche sono affidate a Maria Francesca Rossi, soprano, Sayumi Kaneko, contralto, Gianluca Moro, tenore, Andrea Pellegrini, basso con la direzione del M° Daniele Bononcini.
L’evento è stato realizzato con il patrocinio del Comune di Modena e il contributo di CLAL. L’ingresso è libero e gratuito. Il concerto sarà replicato domenica 2 aprile 2023 alle ore 16 a Parma, nella chiesa di San Francesco del Prato.
La Messa di Requiem fu l’ultima composizione del grande genio musicale. Rimasta incompiuta per la sua scomparsa nel 1791, fu terminata dal giovane Franz Xaver Süßmayr, suo amico ed allievo, che completò le parti non finite e scrisse ex novo quelle inesistenti.
Al suo rientro da Praga, Mozart iniziò a lavorare con intensità su quest’opera che gli era stata commissionata con la prospettiva di un guadagno certo; ma nel novembre del 1791 le sue condizioni di salute peggiorarono e fu costretto a letto, limitando la sua attività seppur sempre vigile e cosciente fino alla morte avvenuta il 5 dicembre.
Sulla composizione del Requiem nacquero subito leggende e ipotesi misteriose. Una delle più famose fu quella di un messaggero sconosciuto che, con una lettera senza firma, commissionava al musicista una messa funebre in cambio di un cospicuo compenso, racconto avvalorato da Constanze, la moglie di Mozart, a cui il compositore confidò l’occasione e il motivo dell’incarico. Altra celebre e totalmente infondata leggenda, sulla quale si basa il film Amadeus di M. Forman, vuole che sia stato il musicista italiano Antonio Salieri, invidioso del talento di Mozart, ad avvelenarlo.
Alla morte di Mozart, dopo alcuni rimaneggiamenti, venne interpellato un altro allievo del musicista, Franz Xaver Süßmayr che, essendo probabilmente stato il più vicino a Mozart negli ultimi tempi, e avendo anche avuto la possibilità di suonare insieme al maestro alcuni brani del Requiem, era il più adatto a riordinare in modo omogeneo quello che era stato fatto e a completare i brani mancanti del manoscritto.