"Riti di fondazione delle città romane", conferenza alla San Carlo
Martedì 13 novembre proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Sacro. L’esperienza simbolica del divino nelle tradizioni religiose ideato dal Centro Studi Religiosi. Maurizio Bettini presenta la conferenza dal titolo Spazio sacro e fondazione della città nella religione romana.
Maurizio Bettini è professore di Filologia classica presso l’Università di Siena, dove ha fondato il Centro interdipartimentale di studi sull’Antropologia del mondo antico. Visiting professor presso la University of California (Berkeley) e l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, collabora con le pagine culturali del quotidiano «la Repubblica». Tra i suoi interessi di ricerca si segnalano l’esame antropologico della figura dello straniero, lo studio dei meccanismi di costruzione della tradizione e dell’identità e il problema del mito e della traduzione. Ha pubblicato recentemente: Dèi e uomini nella città. Antropologia, religione e cultura nella Roma antica (Roma 2015); Radici. Tradizione, identità, memoria (Bologna 2016); A che servono i Greci e i Romani? L’Italia e la cultura umanistica (Torino 2017); Viaggio nella terra dei sogni (Bologna 2017); Nascere. Storie di donne, donnole, madri ed eroi (Torino 2018); Voci. Antropologia sonora del mondo antico (Roma 2018).
La religione romana costituiva una dimensione importante dell’esistenza antica di Roma, ne modellava usi e istituzioni e ne caratterizzava nel profondo la vita pubblica e privata. Per trattare delle implicazioni giuridiche e religiose insite negli atti di fondazione della città, ed in particolare di Roma, sarà bene prendere in esame le cronache che ne descrivono l’insieme. Per prima cosa il Romolo di Plutarco, istruito dagli àuguri etruschi, scava una fossa (bóthros) la quale è destinata a costituire il centro della fondazione. Inutile dire che questa fossa è caricata di grande significato. In essa vengono infatti gettati sia prodotti della cultura («tutto ciò che è bello secondo i costumi»), sia prodotti della natura («ciò che è necessario secondo la natura»), a significare la creazione di una nuova vita, di una nuova civiltà che sta sorgendo. Inoltre, in questa fossa vengono gettate anche zolle tratte dalle rispettive terre d’origine di coloro che si sono uniti a Romolo. Se la sequenza delle azioni rituali ha un significato, non può essere casuale il fatto che «ciò che è bello secondo i costumi» venga depositato sul fondo della fossa per primo: seguìto dai prodotti resi necessari dalla natura e dalle varie porzioni di terra.
La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, dove sarà accessibile gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.