"Storie pazzesche", il weekend alla sala Truffaut
Prosegue alla sala Truffaut la rassegna “Spazio aperto – Inediti e riscoperte”. In cartellone, dopo il successo della scorsa settimana, il film di Damián Szifron presentato in Concorso al Festival di Cannes 2014, STORIE PAZZESCHE (Relatos Salvajes, Spagna/Argentina 2014, 115’) sabato 24 e domenica 25 gennaio nelle due versioni: doppiata e originale con sottotitoli italiani. Questi gli orari: sabato 24/1 (doppiata), domenica 25/1: ore 18.00 (doppiata) e 20.30 (sott. it). Un racconto corale con protagonisti un ingegnere esperto di demolizioni, la fidanzata e la cuoca di uno squallido ostello, il passeggero di un aereo, una fidanzata alle prese con le nozze, un magnate a capo di una oscura negoziazione e un pilota spinto in una strana situazione.
Barocco e divertente come i film del suo “padrino” Almodovar, benissimo girato, superbamente musicale: ecco a voi Storie pazzesche, che fin dal titolo evoca leggendarie serie televisive americane anni Cinquanta e Sessanta. In particolare l’ouverture sull’aereo, pochi minuti di divertimento puro, che assomiglia a un episodio di “Ai confini della realtà” sovvertito dal miglior umorismo nero inglese. Lo stile del film è stabilito fin da subito: in ciascuno degli episodi si satireggia con ferocia sulla cattiveria e la stupidità degli umani. Le influenze? Un po’ Dino Risi (naturalmente I mostri), un po’ i Monthy Python, un po’ Chuck Jones, un po’ i fratelli Coen. Senza dimenticare il Marco Ferreri “spagnolo” di El Cochecito e El Pisito, a sua volta memore del sublime Luis Buñuel, il padre di tutti sovversivi al cinema. Qui non si vola così in alto, ovvio, ma è difficile negare la carica di umorismo nero che percorre un film inatteso, sorprendente. Il filo rosso? Alcune “vignette” sanguinolente che mettono in scena relazioni sociali isteriche, sempre sull’orlo di esplodere.