SIMURGH, debutta lo spettacolo di strada del Teatro dei Venti
In principio fu IL DRAAAGO, spettacolo arrivato fino a Taiwan con le sue evoluzioni sui trampoli e le musiche serrate, prima ancora c'era stata la Malaparata, ora la ricerca artistica del Teatro dei Venti di Modena sul teatro in strada si arricchisce di un altro capitolo: il 2 luglio debutta a Modena nell'ambito dell'Estate Modenese il nuovo spettacolo dal titolo “Simurgh” (ore 21.30, Piazza XX settembre) per la regia di Stefano Tè con la consulenza di Mario Barzaghi e Francesco Chiantese, un volo per otto attori-trampolieri con le musiche originali suonate dal vivo da Luca Cacciatore e Igino L. Caselgrandi.
Simurgh è un sogno, una visione che nasce e svanisce davanti gli occhi del pubblico grazie a otto attori, due musicisti e a quegli elementi del teatro di strada capaci di donare al sogno lo stupore della magia. Tra sfide, incidenti, voli coraggiosi, cadute buffe, canti, danze e acrobazie gli attori raccontano, a grandi e piccini, un mito di fondazione che viene dal Medio Oriente e narra della caduta della "città degli uccelli" in mezzo agli uomini e della nascita della loro guida, Simurgh.
Lo spazio scenico è definito da una grande scenografia autonoma fatta da due alberi/torri di 5 metri di altezza. Queste strutture sono disponibili già diverse ore prima della messa in scena, quali istallazioni visive e sonore da mostrare al pubblico come pre-spettacolo.
Dalla caduta sulla terra ai tentativi di tornare a volare alle lotte fratricide, il pubblico avrà modo di veder nascere davanti ai propri occhi Simurgh, una macchina teatrale volante, manipolata dagli attori in scena, che riporterà gli uccelli nella loro città, quella dei sogni che diventano realtà.
“Simurgh è il nome di un uccello mitologico che viene dalla tradizione araba e persiana – dice il regista Stefano Tè - è una suggestione per parlare del volo, dei tentativi e delle cadute e per metterle in scena con gli strumenti del teatro di strada, quelli che ci hanno permesso di creare Il Draaago: i trampoli, le macchine teatrali, l'interazione con la musica. Proseguiamo così la ricerca espressiva del Teatro dei Venti. Chiamiamolo 'di strada', 'di piazza', 'urbano', per noi è il sogno del teatro in mezzo alla gente, come una sorpresa. Lavoriamo per portare la meraviglia nei luoghi del quotidiano.”
MUSICA DAL VIVO
Coreografie e azioni sceniche si intrecciano con le musiche originali composte da Luca Cacciatore e Igino L. Caselgrandi, già componenti del gruppo Zambra Mora, con un amalgama di sax, flauti, batteria e percussioni, con suggestioni provenienti da musiche dell'Epiro, dalle montagne di Bulgaria e Macedonia e altre contaminazioni etniche in dialogo con l'azione scenica. “La scelta degli strumenti a fiato è legata alla rappresentazione del mondo “aereo” dei volatili – ci dicono i due autori - Nelle musiche, di volta in volta si è scelto un aspetto quasi onomatopeico, di imitazione dei versi degli uccelli, caratteristica anche di alcune musiche rurali, dove i musicisti vivono di pastorizia a stretto contatto con la natura. Si è lavorato però anche in modo più eterogeneo, cercando di sottolineare stati d’animo legati allo sviluppo della trama. La scelta di utilizzare il campo di ricerca della musica etnica è volta proprio a cogliere la vitalità, il dinamismo e la potenza degli attori sui trampoli, che hanno interagito con noi sia dandoci coreografie e spunti precisi, ma anche rendendosi ricettivi a proposte musicali.
Nel particolare: le ritmiche della batteria, secondo la funzione classica di questo strumento, strutturano e creano il luogo fisico dei movimenti degli attori, le melodie degli strumenti a fiato, di volta in volta, seguono i movimenti, o li anticipano, li dirigono o si fanno dirigere dagli stati d’animo della vicenda e dei suoi protagonisti.”
La caduta, le lotte, la nascita di Simurgh.
C'è stato un tempo in cui, dopo il precipitare della loro città utopica posta tra le nuvole, gli uccelli, i grandi uccelli di un tempo, segnarono con le loro zampe la terra degli uomini.
In principio gli uomini restarono impauriti da questa nuova presenza; col tempo, si abituarono all'idea, e lasciarono che questi esseri vivessero la loro vita in mezzo a loro, senza mescolare le due razze.
Gli uccelli passarono anni in cerca della loro guida, Simurgh, senza trovarlo...e con il passare del tempo smisero di viaggiare e cominciarono a vivere ai margini della città.
Sparita la speranza, le varie famiglie di uccelli, costrette a sopravvivere in un ambiente a cui non erano abituate, cominciarono a lottare tra di loro: erano delle battaglie feroci, a cui gli uomini assistevano increduli, dove la bellezza di questi grandiosi esseri si mescolava alla loro crudezza, dove leggerezza e forza stavano in grande equilibrio.
Si dice che, in una notte d'estate dall'aria frizzante e dal cielo terso, le ultime due famiglie di uccelli si diedero battaglia nella piazza principale di una bellissima cittadina. Ogni muro, ogni pozzo, ogni finestra della piazza fece da trespolo alle loro acrobazie.
Inizia da qui un racconto che utilizza tutti gli strumenti del teatro di strada per portare lo spettatore in un altro luogo e fargli fare l'esperienza del volo.
LA COMPAGNIA
La compagnia Teatro dei Venti nasce a Modena nel 2005, svolge la sua attività in tre ambiti diversi, ma correlati: produzione di spettacoli, progettazione in ambito socio-culturale, formazione. Ha sviluppato una propria ricerca tra ritmo e azione fisica che ha di conseguenza generato le ultime produzioni artistiche. Tra queste Senso Comune (finalista Premio Scenario 2011) e InCertiCorpi (vincitore Premio Presente Futuro 2013). Parallelamente ha dedicato attenzione al Teatro di Piazza, attraverso gli spettacoli “Malaparata”, “Il Draaago” e “Simurgh” con tournée in Italia e all’estero, tra cui Francia, Polonia e Taiwan. Membro del Coordinamento Teatro Carcere Emilia Romagna, svolge laboratori permanenti presso la Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e il Carcere di Modena. Sempre in ambito sociale promuove progetti di Cooperazione Internazionale (Mozambico, Serbia) e nel campo della salute mentale in collaborazione con Dipartimento di Salute Mentale e l'Azienda sanitaria locale. Dal 2012 organizza Trasparenze > Festival e Residenze a Modena nell'ambito della Rassegna Andante.