Slow Food a Modena con “Una scommessa da vincere in tre: economia, ambiente, umanità”
Lunedì 10 dicembre alle ore 20.30, primo appuntamento di un progetto avviato da Slow Food che ambisce a promuovere un'economia “per tutti, per il bene comune, per la pace”. Una scommessa che prevede solo vincitori: economia, ambiente, umanità. Sul palco dell'Auditorium Marco Biagi, dialogheranno l'Arcivescovo Don Erio Castellucci e gli economisti Massimo Baldini e Maria Cecilia Guerra.
Saranno l'Arcivescovo di Modena-Nonantola, Don Erio Castellucci, e gli economisti di Unimore Massimo Baldini e Maria Cecilia Guerra, a dar vita al primo appuntamento di un progetto avviato da Slow Food che, mirando in alto, ambisce a far cambiare rotta ad un modello economico che genera cambiamenti climatici, disuguaglianze planetarie per l’accesso a cibo, acqua, energia, ambiente, istruzione, sanità.
L'appuntamento dal titolo “Una scommessa da vincere in tre: economia, ambiente, umanità”, è previsto per lunedì 10 dicembre, alle ore 20.30, presso l'Auditorium Marco Biagi, Largo Biagi 10. A fornire lo spunto di partenza al dibattito, moderato dal tesoriere di Slow Food Italia Vittorio Molinari, sarà l'enciclica di Papa Francesco “Laudato si'” che promuove un modello economico fondato su un'«ecologia integrale che comprenda chiaramente le dimensioni umane e sociali». Il percorso proseguirà poi l'anno prossimo lungo altri sentieri tracciati da economisti, scienziati, filosofi, artisti; tutti impegnati a migliorare il nostro stile di vita, il nostro lavoro, il nostro habitat.
All'evento promosso da Slow Food Emilia Romagna hanno contribuito in diversa misura, ma animati dal medesimo interesse per una causa che investe il futuro dell'intero pianeta, una serie di istituzioni e soggetti, quali: Bper Banca e Regione Emilia Romagna in primis; la Fondazione Marco Biagi; il Dipartimento di Economia di Unimore Marco Biagi che ha incluso l'evento del ciclo di appuntamenti per festeggiare il cinquantennale della facoltà; infine il Circolo culturale Francesco Luigi Ferrari, l'Associazione “Ho avuto sete” e il “Circolo della ciambella”.