Space Gallery presenta Sat-Blue, la Personale di FalistArt
Space Gallery presenta la mostra Sat-Blue, la personale di FalistArt. L’inaugurazione è fissata per sabato 17 dicembre 2022 dalle ore 18.00, in via M. Bonacini 11 a Modena.
La mostra sarà visitabile fino al 3 gennaio 2023. Orari: 9 - 12.30 e dalle 16 alle 19
Critica M. Giosuè Deriu : “Io sto lì finché non esce” Difficile sputare con stile, tirare su col naso con eleganza, toccarsi i genitali con classe. È questione di poesia costruita sopra architetture cromatiche, è 5 agosto e c’è caldo, giallo, spatola e un po’ di nero di Tiziano, quel nero è qua e là a contrastare colore, piuttosto una frase, e mi ricorda che questa domenica è volata via e non sei più triste ma vero.
Fabrizio Musto nasce e opera a Modena, fa parlare le sue opere e se glielo chiedi te le racconta come le avesse trovate, il pittore gioca di intuizione e intenzione, poi lascia fare il resto alla chimica, compresa quella dei pensieri. Caro all’italiano il figurativo come l’architettura, che sia Santa Chiara o Notre Dame de Paris avec le feu qui rappel The Burning of the Houses of Parliament from Turner. Allora togliamo i crisantemi dai cimiteri, con dolcezza, un’estrema delicatezza di spirito e perdiamoci nella ricerca di qualcosa di inatteso, uno Sbagliato modo di comunicare Prima che venga sera. Tocchiamo i colori con dita, diluiamo e facciamo colare, poi ripassiamo sopra con un pensiero, una dedica che smell like then spirit, mentre Richard Richter fa i milioni e vorrebbe essere più presente nei musei, ma anche lui del resto ispira. Tra le righe dell’esposizione c’è anche un vaffanculo, ma è un fanculo poetico e non prevede censura. Fabrizio Musto se ne frega, condivide tripofobia e viaggi astrali, fiori del bene, del male e di Lepanto e tu sei immerso nella ricerca e senti che Fabrizio è stato li a stimolarla, finché non è uscita. Guida alla visita: lasciarsi toccare dall’emozione delle opere senza soffermarsi troppo ad analizzarle, sia per tecnica che significato, come ci si trovasse in un infundibolo cronosinclastico, quello che Winston Niles Rumfoord, nel romanzo Le Sirene di Titano di Kurt Vonnegut, definisce come luogo dove lo spazio e il tempo perdono significato e tutte le verità possibili sono contemporaneamente vere. Prima che venga sera II