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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bauman: "L'illusione consumistica? Ci fa scegliere i partner come marche di yogurt"

La lezione magistrale del filosofo polacco alle 16.30 presso la Chiesa-auditorium San Carlo in inglese, traduzione in over-sound in piazza Grande e in piazza XX settembre

Quali relazioni tra le cose, le merci e le persone? Come sussistono, come si sviluppano e come muoiono? Questi alcuni interrogativi posti dall'analisi del filosofo e sociologo 87enne Zygmunt Bauman, protagonista alle 16.30 alla chiesa auditorium San Carlo con una lezione magistrale dal titolo "Consumo, dunque sono". 

"In sociologia attualmente c'è un concetto ampiamente discusso che è quello di relazione pura che si adatta al modello del rapporto fra merce e cliente - ha spiegato Bauman - non ci sono vincoli che stringano questa relazione se non quello della reciproca soddisfazione: quando questa manca, non c'è alcun motivo per cui debba proseguire". Chiaramente, non ha senso parlare di soddisfazione della merce, "la paura di mancata sincronizzazione nella relazione umana provoca angoscia nei partner in merito alle decisioni prendere. La paura dell'impegno viene sostituita dalla paura dell'insicurezza. Accade che una relazione fortemente vincolante basata sull'impegno a lungo termine produce paura di perdere le opportunità che sorgono nella modernità liquida. Da qui discende che la relazione pura è percepita come una liberazione, ma il risultato è avere paura di vivere in condizione di angoscia permanente. Oggi i legami tra persone sono fragili, c'è un altissimo livello di insicurezza che riguarda i rapporti tra gli individui e la comunità rispetto l'affidabilità degli altri".

A sostegno della propria tesi Bauman ha portato all'attenzione la questione dei social network e dei siti web di incontri: "Oggi l'appartenenza alla comunità è stata sostituita dall'appartenenza alle reti - ha argomentato - Oggi è facile avere incontri e appuntamenti grazie al pc, è infantilmente  facile rispetto al passato: si selezionano le qualità dallo schermo (interessi, qualità fisiche) proprio come si scelgono merci in un negozio. La popolarità dei social network è dettata dalla facilità con cui ci si può sbarazzare di impegni a lungo termine semplicemente con un click: con i social network, le persone cercano l'esigenza fondamentale della condizione umana, ovvero la ricerca di amore, di amare e di essere amati". Tuttavia, "amare significa impegno, accettazione di rischi, abnegazione, esporsi all'incertezza, speranza di riuscire a produrre relazioni durevoli. Gli utenti di questi network risultano sempre frustrati, ciò che essi trovano sono impegni superficiali che sostituiscono quanto realmente stanno cercando. Ciò che causa tutto ciò è l'illusione consumistica che vorrebbe farci credere di potere scegliere i nostri partner come una marca di yogurt: non accuso l'avvento dei computer,sono solo mezzi, non capri espiatori, ma neanche salvatori; ciò che è necessario è quell di fare qualcosa rispetto all'illusione consumistica, dare una risposta a questo fenomeno".

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