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Contatori smart e nuovi acquedotti, ecco i futuri investimenti di Hera

La multiutility prevede 118 milioni di euro di investimenti nel modenese. Il piano presentato ai Sindaci, in Commissione Consiliare e al Tavolo Comunale per la crescita. Focus degli investimenti su idrico (56 milioni) ed energia elettrica (41 milioni)

Investimenti, nuovi progetti, ricchezza distribuita al territorio. Sono i punti forti del piano industriale al 2018 di Hera, approvato recentemente dall’azienda e presentato ieri dal Presidente Esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano e dall’Amministratore Delegato Stefano Venier al Tavolo Comunale per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e, successivamente, ai Sindaci della provincia di Modena e in Commissione Consiliare.

Le basi del piano industriale sono però solide, come dimostrato dai risultati ottenuti fino ad ora: dal 2002 al 2013 sul territorio servito il Gruppo Hera ha effettuato oltre 4,3 miliardi di euro di investimenti e il valore aggiunto distribuito a lavoratori, azionisti, fornitori e pubblica amministrazione ha superato i 16 miliardi di euro. Negli ultimi 11 anni Hera è riuscita inoltre ad abbassare la percentuale di rifiuti smaltiti in discarica dal 49% al 16% (con l’obiettivo di arrivare sotto l’8% nel 2018), mentre le emissioni dei termovalorizzatori di Hera, misurate rispetto ad un limite di legge del 100%, si sono ridotte dal 41% del 2004 al 14% nel 2013.

I PROGETTI - Con circa 3,3 milioni di euro di investimenti, Hera sta lanciando un progetto sperimentale di telelettura dei dati di consumo reale sui contatori gas, acqua, energia elettrica e teleriscaldamento (lettura “multibusiness”). A partire dalle prossime settimane si cominceranno a installare i nuovi contatori, che permetteranno di garantire agli utenti anche dei servizi extra come l’accesso ai dati reali di consumo via web e un messaggio di allerta in caso di consumi anomali. Nei prossimi anni, i piani di investimento della multiutility prevedono la costruzione di nuove dorsali di acquedotto in pianura, la realizzazione di una nuova linea fanghi al depuratore di Modena e la costruzione di sistemi di collettamento e trattamento reflui in varie aree. Tutti gli investimenti rientrano nella strategia di aumentare l’efficienza delle reti: in un contesto in cui la tariffa media per il servizio idrico a Modena è la più bassa della regione (1,47 euro al metro cubo rispetto ai 2,20 di Reggio Emilia).

INVESTIMENTI LOCALI - Previsti entro il 2018 oltre 2 miliardi di investimenti, 118 milioni solo per il modenese. Nell’ambito del piano industriale, il Gruppo Hera ha previsto da qui al 2018 oltre 2 miliardi di investimenti, di cui il 70% sarà destinato alla filiera reti. Nella provincia di Modena gli investimenti diretti nel periodo del piano saranno in totale 118 milioni di euro, di cui circa 23 già pianificati nel 2015

AZIONI HERA - Ogni anno distribuita nel modenese ricchezza per circa 150 milioni di euro. Nel territorio modenese il valore aggiunto distribuito da Hera nel 2013 è stato pari a 147 milioni di euro, in linea con l’anno precedente: una quota importante che rappresenta ben il 17% del valore aggiunto distribuito complessivamente dal Gruppo in Emilia Romagna. In particolare, oltre 62 milioni sono andati ai lavoratori, 57 milioni ai fornitori locali, 12 milioni agli azionisti e circa 16 milioni alle pubbliche amministrazioni. 

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