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Modena Smart City, al via la costruzione dell'Agenda digitale

Al via il progetto di Agenda digitale che porterà la città ad una rivoluzione digitale. Assessore Poggi: "Verso un'innovazione che contrasti la crisi e crei posti di lavoro"

È cominciata la corsa alla città 2.0, Modena Smart Community, un percorso che parte dall'elaborazione di un'Agenda digitale fino ad arrivare a “Secure”, progetto da oltre 20 milioni di euro che concorre al bando nazionale del Miur “Smart Cities and Communities and Social innovation”. Wi-fi libero, accesso ai servizi da tablet e cellulare, Documento unico elettronico e un Data center a prova di hacker e terremoto, sono solo alcuni punti dell'Agenda digitale oltre alla promozione di start up innovative.

Il processo di digitalizzazione della città coinvolge enti locali, mondo della ricerca e imprese. “L’Amministrazione comunale - afferma il sindaco di Modena Giorgio Pighi - è impegnata ad avviare progetti interni per razionalizzare le risorse e migliorare i servizi ai cittadini e, contemporaneamente, a promuovere e sostenere una politica di area vasta indispensabile alla realizzazione di una grande infrastruttura tecnologica e immateriale che faccia dialogare cose, aziende e persone integrando informazioni e producendo inclusione”.

Dare l'opportunità ai cittadini e alle imprese di accedere ai servizi quando serve e senza dover fare file è una potenzialità di sviluppo che nessuno vuole farsi sfuggire. Il punto di partenza è comprendere le esigenze del territorio e la capacità di accesso alla rete, da questo punto di vista molto è stato fatto: il 99 per cento della popolazione di Modena ha accesso alla banda larga su rete fissa o wireless contro il 95 per cento del resto della provincia e il 96,6 della regione (dati Lepida 2012); le imprese con accesso alla banda larga sono invece stimate tra il 91 e il 100 per cento, la media provinciale è dell’88 per cento.   

Dopo aver appurato l'accessibilità, comincia il lavoro vero e proprio, cercare un coordinamento di competenze che possano insieme, dar vita alla città 2.0. In tempi rapidissimi è stato messo su un ampio partneriato accademico-industriale, costituito da università, piccole medie imprese ed enti locali, per la presentazione, avvenuta in questi giorni, di “Secure”.

Il primo dei progetti riguarda la sicurezza, dematerializzazione e interoperabilità dei dati attraverso la partecipazione a “Secure” come ente sperimentatore. Quindi, se il progetto sarà approvato dal Miur, in città nascerà un grande Data center unico per tutto il territorio modenese, integrato con la rete dei server locali e in grado di garantire il funzionamento anche in caso di calamità naturali, black-out e attacchi informatici. L'Amministrazione sta anche pensando di creare un archivio 'Open Data' accessibile da associazioni, imprese e altri enti, dove i documenti non siano in un formato chiuso, come quello dei pdf, bensì liberamente utilizzabili.

L'amministrazione comunale, dal canto suo, già da tempo ha attivato servizi interni e non, sfruttando i nuovi strumenti tecnologici, sia per informare sempre più cittadini e favorirne la partecipazione, sia per uno snellimento di alcune pratiche amministrative. Per l’accesso alla rete I-Modena ha adottato un sistema avanzato di credenziali, integrato con il resto della Regione (con le stesse credenziali si può cioè accedere ai servizi di altre città). All’interno dell’Amministrazione, dopo la fatturazione elettronica, è iniziata dalle determinazioni dirigenziali la digitalizzazione degli atti amministrativi, che proseguirà con quella delle delibere di Giunta e Consiglio. L’introduzione della firma digitale consente di rendere l’iter completamente elettronico e a beneficiarne non è solo l’ambiente, ma la razionalizzazione del processo.

Per quanto riguarda i servizi diretti al cittadino, è già possibile ottenere certificati di stato civile direttamente on line, mentre per altre servizi anagrafici si può prenotare via internet l’appuntamento allo sportello. Anche la gestione telematica delle pratiche per le imprese e delle pratiche edilizie rientra tra le azioni intraprese per incrementare nuove modalità di accesso ai servizi. Passano attraverso internet l’iscrizione ai nidi e alle scuole, oltre che il pagamento delle rette scolastiche. Un sistema “smart living” che l’Amministrazione ha intenzione di potenziare anche nel welfare. L’utilizzo di tecnologie innovative nel sociale ha portato ai primi appartamenti di domotica avanzata nel Peep di via Panni, dove i fruitori disabili possono controllare e gestire gli ambienti di vita in autonomia.

Infine anche la promozione culturale e turistica è al centro della rivoluzione digitale, destinata com'è a viaggiare sempre più attraverso la rete; dopo le biglietterie dei teatri on line, sono già stati attivati percorsi multimediali e per i turisti in visita alla città sono disponibili audio lingue in quattro lingue e video scaricabili da internet. Assieme ad Hera sono inoltre allo studio progetti per una gestione “intelligente” dell’illuminazione pubblica e dei rifiuti. Insomma è tutto pronto per la rivoluzione digitale della città e dei sui servizi, l'Amministrazione sta impegnando molte risorse per costruire un'Agenda digitale che possa essere efficace per la nuova 'Modena Smart City'.

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