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Assegno di cura per anziani: a chi è rivolto e come ottenerlo

L'assegno di cura è un servizio molto importante per le famiglie che hanno a casa propria un anziano non autosufficiente. Una guida che spiega come fare domanda per ottenerlo

In Emilia-Romagna è presente l'assegno di cura, ovvero un sostegno economico che favorisce le famglie che assistono un anziano non autosufficiente in casa, con l'obiettivo di garantire la permanenza di questa persona all'interno delle mura domestiche dove si potrà trovare meglio, quale scelta elettiva assistenziale. A tal fine la Regione Emilia-Romagna ha messo a disposizione questo servizio attraverso l'assistenzia sociale del Comune e del Quartiere.

I destinatari

L'assegno di cura è un sostegno economico a favore delle famiglie che assistono in casa propria un anziano non autosufficiente è concesso in alternativa all'inserimento stabile in strutture residenziali.

Chi può usufruire del servizio

Per poter usufruire del servizio è necessario che le famiglie che mantengono l'anziano, certificato non autosufficiente, nel proprio ambiente garantisano a quest'ultimo direttamente o avvalendosi dell'intervento di persone non appartenenti al nucleo familiare, prestazioni socio-assistenziali di rilievo sanitario. Ciò può avvenire anche in caso le persone che si prendono cura dell'individuo non abbiamo rapporti familiari ma intrattengano consolidati e verificabili rapporti di "cura". L'assegno di cura può essere concesso anche ad anziani anagraficamente conviventi.

I requisiti

Le soglie Isee per la concessione dell’assegno di cura e del relativo contributo aggiuntivo di 160 euro sono stabilite dall'1.1.2017  nei seguenti valori:

  • 25.000 euro/anno per l’assegno di cura
  • 20.000 euro/anno per il contributo aggiuntivo di 160 euro per la regolarizzazione del lavoro di cura svolto da assistenti familiari.

Per la determinazione delle soglie viene presa a riferimento l’attestazione Isee riferita esclusivamente al nucleo familiare (e non più al solo anziano beneficiario delle cure), come identificato dal comma 2 dell’art. 6 del DPCM 159/2013. E’ possibile tuttavia utilizzare il modello di Isee per le prestazioni sociali agevolate in ambito sociale e sociosanitario.

Entità del contributo economico

L'importo del contributo previsto è in relazione alla gravità della condizione di non autosufficienza dell'anziano, alle sue necessità assistenziali e alle attività socio-assistenziali di rilievo sanitario garantite ed è fissato a seconda della tipologia di attività assistenziale necessaria. Gli importi sono rivalutati annualmente.

  • 22,00 euro livello A (elevato);
  • 17,00 euro livello B (alto);
  • 13,00 euro livello C (medio).

Se l'anziano non autosufficiente è titolare di indennità di accompagnamento o indennità analoga, erogata dall'Inps, dall'Inail o da altri, il contributo economico alla famiglia è ridotto dalla data di concessione dello stesso, rispettivamente a:

  • 7,75 euro per il livello A;
  • 5,17 euro per il livello B.

Dal 1/4/2007 non possono più essere concessi assegni di cura di livello C a soggetti che percepiscono l'indennità di accompagnamento. 

Con l'approvazione della Delibera di Giunta n. 1206/07 che attua le indicazioni previste per il Fondo regionale per la non autosufficienza, viene ad essere modificata anche la normativa regionale sull'assegno di cura, adeguando le indicazioni e le finalità con l'obiettivo di consolidare il processo di regolarizzazione delle assistenti familiari ( badanti ) che risultino in possesso dei necessari requisiti.
E' concesso, a questo fine, un contributo aggiuntivo di 160 euro/mese  sulla base di una specifica richiesta con verifica di due requisiti indispensabili:

documentazione attestante la regolare contrattualizzazione del rapporto di lavoro;
a partire dal 1.1.2017 il limite della condizione economico reddituale ISEE  è elevato a 20.000 euro.

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