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Laboratorio aperto ex Aem. Pubblicato bando per la gestione

Avrà una durata di otto anni la concessione di servizi per la gestione delle attività del “Laboratorio Aperto” di Modena, nell’edificio restaurato dell’ex Aem, e prevede un contributo di 800 mila euro in tre anni a sostegno dell’avvio

Il bando “Concessione di servizi per il Laboratorio Aperto di Modena”, che scade il 6 aprile 2018, è stato pubblicato sulle Gazzette ufficiali italiana e dell’Unione europea, sul sito del Comune (www.comune.modena.it/laboratorioaperto) insieme con le informazioni e la documentazione necessaria, e sarà pubblicato a breve anche su riviste e periodici specializzati nazionali del settore Ict (Information and Communication Technology). Gli elementi principale del bando sono riassunti anche in un video realizzato dal Servizio Comunicazione del Comune.

Con il bando, il Comune di Modena cerca operatori economici, individuali o associati, esperti in attività di accelerazione, coworking, trasferimento tecnologico e promozione d'impresa, tecnologie innovative Ict applicate alle attività culturali, creative e di spettacolo, eventi nell'ambito artistico e culturale.

I concorrenti dovranno essere in grado di produrre e sviluppare prodotti e servizi sperimentali per lo spettacolo e la cultura, eventi di promozione dell'attività e della cultura digitale, formazione ai professionisti e imprese sulle tecnologie Ict applicate ai processi produttivi teatrali e culturali, oltre a gestire gli spazi dell'edificio nel quale si trova anche un'area per il bar.

La sede del Laboratorio Aperto nel comparto ex Amcm, comprende due spazi coworking di 70 e 117 mq da 25 posti ciascuno; due spazi denominati “Labspace” di 97 e 173 mq, anch’essi da 25 posti; una sala conferenze di 96 mq con capienza di 50 posti; una galleria polivalente di 545 mq e capienza di 150 posti; uno spazio ristorazione, bar, caffetteria di circa 100 mq con capienza di 50 posti; spazi di servizio e area cortiliva.

Il Laboratorio Aperto di Modena fa parte di una rete di dieci centri analoghi che stanno nascendo in Emilia-Romagna grazie a contributi europei e regionali.

L’obiettivo è creare un “polo” aperto al pubblico, incluso nella strategia dei “Luoghi dell’innovazione” della città, nel quale con competenze e tecnologie si realizzano prodotti, servizi e attività nell’ambito individuato, sia a favore della pubblica amministrazione che del mercato privato. Ai concorrenti si richiede un investimento diretto per perseguire nel lungo periodo la sostenibilità economica, sviluppando una strategia di mercato e assumendo rischio d’impresa, potendo contare all’avvio su un contributo di 800 mila euro e la messa a disposizione di arredi e attrezzature tecnologiche nell'ambito del finanziamento dell’Unione europea nell’asse 6 “Città attrattive e partecipate” tema “Cultura, spettacolo e creatività”, attraverso il Por Fesr 2014 -2020 della Regione Emilia-Romagna, oltre ad agevolazioni sul canone dell’immobile.

Nell’edificio, al di fuori delle attività comprese nel bando, ha sede anche la scuola di teatro di Ert, Emilia Romagna Teatro Fondazione, con corsi finanziati nell'ambito del Por Fse - Fondo sociale europeo.

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