Incendi e intossicazionei, i Vigili del Fuoco mettono in guardia sui pericoli dell'inverno
Il Comando di Modena moltiplica in inverno i propri interventi dovuti a stufe, bracieri, canne fumarie e altri sistemi di riscaldamento. Ecco alcuni consigli sulla prevenzione e sull'emergenza
Ogni anno, nella stagione invernale, le richieste di intervento ai Vigili del Fuoco per incendi di canne fumarie, incendi di tetti in legno, incendi di cassonetti, nonché per intossicazioni da monossido di carbonio, subiscono un brusco incremento. Negli ultimi quattro mesi al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Modena sono pervenute ben 79 richieste di intervento per incendi cli canne fumarie di cui in 8 casi le fiamme si sono propagate anche alle coperture in legno. Addirittura sono state 148 le chiamate per incendi di cassonetti. Tra la fine novembre e la fine di dicembre dello scorso anno, ben 3 interventi per intossicazioni da monossido di carbonio causate dalla presenza di bracieri all’interno di appartamenti, con il ricovero in ospedale di 11 persone.
Incendi di canne fumarie
Le canne fumarie oggetto di incendi sono di norma quelle a servizio di camini o stufe a legna. La combustione della fuliggine, agevolata anche dal tiraggio dell’aria, risulta essere violenta e rumorosa, produce molto calore e provoca la fuoriuscita dal comignolo di fiamme e di notevoli quantitativi di faville e di fumo, mentre alla base dcl camino si riscontra la caduta di materiale incandescenza e la fuoriuscita di fumo.
Inoltre l’intenso calore può provocare lesioni nelle pareti della canna fumaria e/o innescare l’incendio di materiali combustibili a ridosso della canna fumaria (es. strutture lignee di tetti non idoneamente isolate termicamente).
Al fine di evitare il verificarsi di un incendio di canna fumaria risulta pertanto indispensabile:
– pulire la canna fumaria periodicamente, almeno una volta all’anno prima dell’accensione ciel camino (fine estate),
– evitare cli bruciare legna di natura resinosa o impregnata di catrame, oli, etc.,
– non bruciare quantitativi rilevanti di carta, cartoni. imballaggi. ccc .. che possano essere facilmente t asportati all’interno della canna fumaria,
– evitare la formazione di fiamme troppo alte derivanti dalla combustione di elevati quantitativi di legno di picco la pezzatura.
In caso di incendio:
– richiedere l’intervento dci Vigili del Fuoco telefonando al 115:
– versare quantitativi limitati di acqua sulle braci alla base del camino al fine di abbassare le fiamme,
– impedire l’afflusso di aria dal basso della canna fumaria, chiudendo la valvola dell’aria o il setto interno del camino,
– allontanare mobili, arredi e materiali combustibili eventualmente presenti in prossimità della bocca del camino,
– non versare acqua dal comignolo all’interno della canna fumaria, al fine di evitare uno shock termico che potrebbe lesionare la canna fumaria e propagare l’incendio,
– dopo lo spegnimento dell’incendio arieggiare i locali e non riutilizzare il camino fino a quando non è stata ripristinata l’integrità della canna fumaria da parte di personale qualificato.
Intossicazioni da monossido di carbonio ed uso di bracieri
Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore, inodore, tossico, presente nell’atmosfera quale prodotto dell”incompleta combustione cli composti contenenti carbonio. Viene liberato nell’atmosfera dagli scarichi industriali, dagli autoveicoli con motore a scoppio, dagli apparecchi di produzione calore alimentati a legna, a cherosene, a gpl, a metano, bracieri, ecc,
Al fine di evitare il verificarsi di situazioni di pericolo risulta pertanto indispensabile:
– far installare gli impianti e gli apparecchi di produzione calore da personale di ditte qualificate iscritte alla Camera di Commercio, nel rispetto di specifiche norme cli sicurezza, anche in relazione alle caratteristiche dei luoghi di installazione, che dovranno essere dotati di aperture permanenti di aerazione, secondo quanto previsto dalle norme;
– gli apparecchi siano dotati di marcatura CE;
– utilizzare gli apparecchi e provvedere alla manutenzione periodica degli stessi e dei relativi sistemi di smaltimento dei fumi, da parte di personale abilitato nel rispetto delle norme (es. UNI) e delle indicazioni riportale sul libretto di uso e manutenzione;
– non utilizzare bracieri in camera da letto o comunque in ambienti in cui si dorme;
– non utilizzare il braciere all’interno di ambienti privi di aperture esterne;
– aerare periodicamente i locali in cui sono installati apparecchi non di tipo stagno (cucine a gas, impianti e apparecchi di produzione calore non di tipo stagno, caminetti e, in generale apparecchi che producono brace), anche solo 5 minuti per volta, al fine di garantire un idoneo ricambio di aria senza raffreddare eccessivamente l’ambiente.