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Aiuti post-sisma, piccola rivoluzione burocratica per i terremotati

Un'ordinanza del Commissario definisce i controlli e sostituisce il Cas dal 1 luglio con due nuovi strumenti. Ma cambiano anche altre normative per l'assistenza alla popolazione colpita dal sisma di tre anni fa

Un’ordinanza del Commissario delegato alla Ricostruzione per revisionare, a 3 anni dal sisma che ha colpito l’Emilia-Romagna, con un provvedimento organico tutte le misure messe in campo per l’assistenza alla popolazione dei nuclei che abbiano dovuto lasciare le proprie abitazioni per effettuare i lavori di riparazione, ripristino e ricostruzione. Il provvedimento costituisce anche l’occasione per monitorare i nuclei attualmente in assistenza e i rispettivi percorsi di rientro nelle abitazioni danneggiate dal sisma in corso di sistemazione.

Le principali novità riguardano il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) che dal 1 luglio viene sostituito da due strumenti:
- Il contributo per il canone di locazione (Ccl) riconosciuto a coloro che attualmente abbiano una sistemazione temporanea onerosa (locazione, albergo, Rsa); gli importi sono parametrati al numero di componenti e in rapporto alle dimensioni dell’abitazione occupata.
- Il contributo per il disagio abitativo temporaneo, che prevede il riconoscimento di un contributo a forfait per coloro i quali alla data del sisma non sostenevano oneri per la sistemazione abitativa e attualmente siano temporaneamente sistemati a titolo gratuito.

Vengono aggiornate anche le disposizioni relative agli alloggi in locazione a carico del Commissario. Salvo alcuni casi specifici non sarà possibile stipulare nuovi contratti. In particolare si prevede il rinnovo dei contratti in essere per i proprietari con percorso di rientro e il passaggio, alla scadenza del contratto in essere, al contributo per il canone di locazione per coloro i quali alla data del sisma erano in locazione.
Vengono maggiormente chiarite le regole per la permanenza o fuoriuscita dai prefabbricati modulari abitativi urbani e rurali
Un’altra importante novità è l’introduzione del cosiddetto “rientro documentato”, ovvero tutti i nuclei in assistenza dovranno impegnarsi a rientrare nell’abitazione dopo aver effettuato i lavori e anche dimostrarlo al fine di non incorrere in sanzioni.

Vengono chiarite meglio infine le regole relative all’incrocio tra la domanda e l’offerta di abitazioni. Domanda costituita dai nuclei terremotati (con o senza diritto all’assistenza a titolo oneroso) ovvero tutti quei nuclei che per effetto del sisma abbiano ricevuto un’ordinanza di sgombero, offerta costituita dalle abitazioni che abbiano percepito i contributi per la ricostruzione e che hanno l’obbligo di cederle in locazione.
Grazie al monitoraggio e all’incrocio domanda/offerta sarà anche possibile rafforzare il controllo sul rispetto degli obblighi di locazione per quanti abbiano ricevuto i contributi per la ricostruzione imposti dal Protocollo del 4 ottobre 2012, con l’applicazione di eventuali sanzioni in caso di ravvisato mancato rispetto.

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