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Meteo | Clima e siccità, il bollettino di aprile in Emilia-Romagna

Un mese secco e con un profilo termico altalenante, dalle gelate tardive al caldo tardo-primaverile. Il primo quadrimestre del 2020 è stato estremamente secco e l’allarme siccità preoccupa sempre di più

Le temperature del mese di aprile 2020 sono state inferiori alla norma nella prima decade del mese con gelate tardive nei primissimi giorni che hanno causato anche ingenti danni all’agricoltura. Nelle successive due decadi le temperature si sono portate su valori superiori alla norma con scostamenti anche importanti soprattutto a metà mese. Nel complesso aprile 2020 termina con una moderata anomalia positiva di +1°C sulla media climatica 1961-1990.

Precipitazioni

Le precipitazioni del mese di Aprile 2020 sono state di molto inferiori alla norma (1961-2018) con soli 35 mm a fronte degli 82 mm attesi dalla climatologia. Inoltre le precipitazioni si sono concentrate quasi esclusivamente tra il 19 e il 21 del mese e , in piccola parte, tra il 27 e il 30.

Nella immagini seguenti (Fonte Arpae) è possibile osservare, in ordine, la distribuzione temporale delle precipitazioni regionali e la distribuzione spaziale;  infine , nella terza immagine, la mappa di anomalia percentuale di precipitazione.

Si nota come la gran parte di pioggia sia caduta nel peggioramento tra 19 e 21 aprile e i maggiori accumuli abbiano interessato i settori Appenninici (specialmente Modenese e Romagnolo), mentre i settori di pianura nord-orientali siano stati caratterizzati da scarse precipitazioni. Proprio su queste zone si registra un’anomalia percentuale del -75% rispetto alla norma, mentre su Appennino Modenese e Romagnolo si trovano aree con deficit più contenuti (- 20/30%) a fronte di circa un – 60% regionale medio.

I primi 4 mesi del 2020

Le poche precipitazioni del mese di aprile hanno ulteriormente aggravato una situazione di scarsa piovosità che perdura dall’inizio dell’anno. Le piogge cadute mediamente sul territorio regionale da inizio anno si attestano a 142mm rispetto ai 287mm previsti dalla media climatica 1961-2018.

Si tratta del quadrimestre gennaio-aprile più secco dal 1961. Sul podio dei quadrimestri gennaio-aprile più secchi troviamo al secondo posto il 1981 (149 mm) e al terzo posto il 2000 (154mm).

Una “nota di conforto” arriva considerando le precipitazioni partendo da ottobre 2019 (periodo più significativo rispetto quadrimestre per l’idrologia) che segna un valore di 591 mm a fronte della media climatica di 578 mm, valore prossimo alla norma. 

Siccità

Come già anticipato le scarse piogge dei prime mesi del 2020 hanno portato l’indice SPI a 3 mesi ad assumere valori di intensa siccità meteorologica, specialmente sui settori di pianura orientale. Tuttavia gli indici di lungo periodo a 6,12 e 24 mesi si attestano su valori nella norma o leggermente inferiori (24 mesi) grazie alle abbondanti piogge degli ultimi 2 mesi del 2019.

Questi indici confermano che le risorse idrologiche della regione si mantengono, per ora, prossime alla norma climatica nonostante i primi mesi del 2020 siano stati estremamente avari di precipitazioni.

Portata del fiume Po

Lo stato di salute del grand fiume risponde ,ovviamente, delle scarse precipitazioni che hanno caratterizzato i primi mesi del 2020 in tutto il Nord Italia. Le portate mensili di aprile si sono dimostrate ben inferiori alla media storica su tutte le stazioni idrometriche della regione, rimanendo , però, ancora distanti dal minimo storico.

Articolo a cura di Centro Meteo Emilia Romagna

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