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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Settembre caldo oltre la media: i dati dell’ Osservatorio Geofisico di Unimore

L’Osservatorio Geofisico di Unimore fornisce il bilancio meteo del mese di settembre appena concluso. La temperatura media mensile di 22.4° è stata nettamente superiore alla media climatica di riferimento 1981-2010

Nonostante gli ultimi giorni del mese freschi, settembre 2020 registra, presso l’Osservatorio Geofisico di Modena di Unimore, una temperatura media mensile nettamente superiore alla media climatica di riferimento 1981-2010. Nel dettaglio la temperatura media mensile presso il torrione di Palazzo Ducale risulta di 22.4°C, con una anomalia positiva di 2.0°C. Questo valore rende il mese appena trascorso l’8° settembre più caldo dal 1860 a oggi per Modena.

Un mese diviso sostanzialmente in due periodi: le prime due decadi decisamente tiepide per quello che da calendario è il primo mese dell’autunno, tanto che fino al giorno 20 il mese sembrava concludersi fra i più caldi in assoluto. Il giorno più caldo si è raggiunto il 13, con una temperatura massima di 29.9°C, valore distante dal record assoluto mensile, ma comunque di 6°C superiore alla climatologia di riferimento. Viceversa gli ultimi giorni del mese che, complice una precoce irruzione di aria fredda di origine artica, sono risultati precocemente freddi, ma per Modena e Reggio Emilia non certo eccezionali.

La temperatura minima più bassa mensile, il giorno 27, è scesa a 12.1°C, 3°C inferiore al riferimento climatico, ma molto distante dal record assoluto mensile. Già due anni fa, nel 2018, troviamo un valore più basso, 11.4°C il giorno 26. Più marcata nella stessa giornata l’anomalia termica nella temperatura massima che non è andata oltre i 17.2°C, 5°C inferiori alla media.

Le precipitazioni assommano  a 73.1 mm, superiori del 20% alla media climatica. Settembre è statisticamente un mese piovoso, benché superiori alla media le piogge di quest’anno non rappresentano una anomalia, lo scorso anno caddero 74.7 mm, anche nel 2017 furono superiori e soprattutto nel 2014 troviamo un settembre assai più piovoso di quest’anno con 103.6 mm. Il giorno più piovoso, il 2, il pluviometro ha raccolto 19.6 mm.

Fra gli altri dati, spicca la velocità massima del vento: il giorno 25 i venti da SW che precedevano il fronte freddo di fine mese hanno raggiunto una velocità massima di 79 km/h.

Settembre negli ultimi anni ha visto spesso un prolungamento dell’estate seguito dall’improvviso irrompere dell’autunno. Dagli annali, vogliamo ricordare tre episodi storici di freddo e maltempo di questo mese: il gran freddo di fine settembre 1877, quando il termometro scese a soli 4.1°C il giorno 28, minimo assoluto di settembre; un episodio trovato citato negli archivi dell’Osservatorio Geofisico di Unimore, ma relativo a Sestola, dove il 29 settembre 1894 caddero 29 cm di neve, ed infine la nota del prof. Giuseppe Bianchi, primo direttore dell’Osservatorio, che il giorno 29 settembre descriveva così un violento nubifragio di 57. 9 mm.

“Dopo una forte e continuata pioggia di quattro ore, alle ore 18.30 (29.09) il cielo parve rischiararsi, ma ben presto si intese un confuso mormorio di pochi tuoni in lontananza ed in tutto l’orizzonte brillarono luminosi baleni. Poscia il cielo si rese di un colore cinerino biancastro, le nubi si portarono ad altezza considerevole e cominciò una dirotta pioggia che continuò sino alle ore 10 del giorno 30, per cui i canali e scoli dei dintorni di Modena e dentro la stessa città strariparono in modo straordinario. La città guardata dall’alto dell’Osservatorio, sembrava una seconda Venezia. Tutte le campagne del circondario erano ricoperte di acqua. Le porte della città erano assediate dalla inondazione, che minacciava di entrare nella città. Gli scoli dell’interno per ogni dove rigurgitanti, accennavano riunirsi alle acque assedianti per rendere navigabili le contrade.”.

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