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Meteo, che clima ci attende per le feste? Parola al meteorologo

Tirando le somme della stagione che ci lasciamo alle spalle, Edoardo Ferrara di 3bMeteo anticipa le tendenze meteo per il nostro territorio

Dopo la sferzata di maltempo che ha messo in ginocchio il territorio modenese, ci apprestiamo a lasciarci le spalle quello che può essere definito un autunno 'bipolare'. E ora cosa ci attende? A colloqui con Edoardo Ferrara, meteorologo di 3bMeteo per capire che festività e che inverno vivremo in Emilia dal punto di vista climatico.  

Picchi di maltempo e alta pressione. Che autunno ci lasciando alle spalle? 

E' stato un autunno 'bi-polare' sull'Emilia, con un ottobre caratterizzato da frequenti ondate di maltempo soprattutto nella prima parte, mentre novembre ha visto una predominanza dell'alta pressione pur con qualche episodio piovoso ma sotto la norma in particolare ad ottobre si è evidenziata una piovosità sopra la media soprattutto sui settori appenninici e sulle pianure del piacentino e del parmense. Al contrario sulle province di Bologna e Modena è piovuto meno del normale. Dal punto di vista termico ottobre è stato decisamente altalenante con una fase centrale oltremodo fresca, mentre l'ultima decade ha sperimentato una impennata delle temperature specie in Appennino. Novembre poi è risultato in gran parte sopra la media termica. L'autunno 2020 è risultato sull'Emilia complessivamente più caldo del normale, con temperature sopra la media in genere tra 0.5°C e 2°C a seconda delle zone (le anomalie termiche più incisive si sono registrate sul comparto appenninico). Dicembre ha invertito repentinamente il trend con piovosità assai elevata e temperature più invernali, tanto che non è mancata la neve in pianura, mentre sui valichi appenninici a confine con la Toscana si sono registrati picchi pluviometrici complessivi anche superiori ai 200-250mm (tramutati in neve assai abbondante in quota)"

Cosa ci attende per i prossimi giorni?download-2-9

Tra venerdì e sabato una nuova perturbazione porterà precipitazioni sull'Emilia, nevose fin sotto i 1000m in Appennino, anche se si tratterà di fenomeni in genere deboli e non certo intensi come quelli dei giorni scorsi. Tra domenica e mercoledì è invece attesa una parentesi stabile grazie al ritorno dell'alta pressione; ma con essa potranno tornare anche le nebbie in pianura, specie sui settori lungo il Po. La tregua ad ogni modo potrebbe durare giusto qualche giorno, in quanto già da giovedì prossimo nuove perturbazioni atlantiche potrebbero riportare le piogge sui settori emiliani, in primis tra piacentino e parmense, con ulteriori nevicate in Appennino (qui attenzione al rischio valanghe che potrà farsi da moderato a marcato).

Come saranno le festività dal punto di vista meteorologico?

La tendenza ad oggi per le feste natalizie vede fasi più ampie di tempo stabile e anticiclonico, intervallate da qualche spunto piovoso. Ad ora non si intravedono, almeno prima di Capodanno, ondate di freddo rilevanti.

E che inverno dobbiamo aspettarci?

In linea di massima si potrebbe parlare di una prima parte d'inverno caratterizzata da fasi anticicloniche intervallate da qualche spunto piovoso o nevoso, non particolarmente freddo. La seconda parte, in particolare febbraio, potrebbe vedere fasi fredde più rilevanti e maggiore instabilità con episodi di neve anche a quote molto basse, anche se il trend degli ultimi anni è chiaramente votato a inverni in genere più secchi e miti, con freddo e neve relegati a singoli episodi fini a sè stessi. Sottolineo che si tratta di una linea di tendenza, non di una previsione specifica, e in quanto tale necessiterà ancora di molti aggiornamenti e conferme. Si tenga infatti ben presente che l'affidabilità di una previsione decresce rapidamente dopo 4-5 giorni e che la tendenza a medio e lungo termine si basa su considerazioni generali che non possono entrare nel dettaglio specifico.

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