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Rally, epilogo amaro per Liburdi a Como

L'ultimo atto del CIWRC vede il portacolori di Motor Valley Racing Division costretto al ritiro, ad inizio della seconda giornata, per un guasto tecnico in trasferimento.

Si chiude nel peggior modo possibile, un ritiro senza nemmeno avere il tempo di dare battaglia, il Campionato Italiano WRC di Stefano Liburdi, reduce da un Trofeo ACI Como che gli ha regalato il secondo ritiro stagionale, dopo quello del Salento.

Il pilota di Ceccano, in un'annata da considerarsi quale apprendistato nella classe regina, si presentava all'ultimo appuntamento del CIWRC con tanta voglia di chiudere in bellezza un 2021 che, tra alti e bassi, vantava un bilancio comunque positivo e costruttivo per il futuro prossimo.

Affiancato da Andrea Colapietro, alle note, il pilota della Skoda Fabia R5 di MS Munaretto, iscritta per i colori di Motor Valley Racing Division, arrivava provato già allo shakedown.

Abbiamo avuto un problema con la vettura stradale, nelle giornate precedenti alla gara, e siamo rimasti a piedi” – racconta Liburdi – “ma, una volta arrivati allo shakedown, ci siamo sentiti abbastanza soddisfatti del lavoro che stavamo svolgendo. Durante ogni passaggio continuavamo a prendere una buona confidenza con la vettura ed eravamo fiduciosi per il via.”

La prima frazione dell'appuntamento comasco, valevole anche per la Logistica Uno Rally Cup by Michelin, si rivelava travagliata per Liburdi, obbligato a saltare la prova speciale di apertura, a causa dell'uscita di strada di Pedersoli, e poi trovatosi in difficoltà nel passaggio in notturna.

Nel secondo passaggio a Sormano” – sottolinea Liburdi – “mi sono reso conto che, di notte, inizio ad avere problemi di vista. Non ci vedevo bene ed avevo problemi ad orientarmi. Questa situazione non mi ha fatto guidare come avrei voluto ma, essendo soltanto la prima prova, mi sono detto che avrei avuto tutto il tempo di recuperare al giorno seguente, durante il giorno.”

Archiviata la giornata uno al diciassettesimo posto assoluto, sedicesimo di gruppo R e di classe R5, il portabandiera della scuderia di Modena puntava tutto su un pronto recupero ma la dea bendata aveva già scritto un destino diverso, costringendolo a parcheggiare in trasferimento.

Sabato eravamo carichi” – aggiunge Liburdi – “e volevamo iniziare la nostra rimonta sull'Alpe Grande. In trasferimento, nell'attraversare una galleria, si è rotta la molla che riporta indietro il pedale dell'acceleratore. Per fortuna abbiamo trovato una piazzola e ci siamo fermati subito. Credevamo si fosse soltanto sganciata ed invece si è proprio spezzata. Non potevamo far nulla se non ritirarci. Era l'ultima gara e volevamo chiudere in bellezza ma non è andata così. Como è una gara che mi piace molto, sia per la location che per le prove speciali, e sarebbe stato molto utile completare tutta la gara. Il 2021, nel CIWRC, è andato un po' così e così. A tratti abbiamo visto dei raggi di sole mentre altre volte pioggia e tempesta. Diciamo che ci concentriamo sul bicchiere mezzo pieno. Quest'anno volevamo alzare il nostro livello ma non ci siamo riusciti, per vari motivi. Questo fa esperienza per il futuro e certamente ci rifaremo.”

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