rotate-mobile
Politica

Dossier urbanistica a Formigine: le dieci domande a Richeldi

Da un esposto che accusa consiglieri del Pd e del Pdl, Drusiani e Vecchi hanno tirato fuori le dieci domande al sindaco Franco Richeldi: "Ancora tanti, troppi dubbi su questa vicenda"

I dubbi ci sono e sono ancora tanti. È lo stato d’animo di Romano Drusiani e Gianluigi Vecchi, Consiglieri del Comune di Formigine e di Dino Messori, Presidente del Consiglio di Frazione di Magreta. Dubbi su atti e comportamenti riferiti alla nuova programmazione urbanistica del Comune di Formigine , in particolare all’adozione del Piano Strutturale Comunale (P.S.C.) e del Regolamento Urbanistico Edilizio (R.U.E.) avvenuta in Consiglio. Andiamo con ordine.

La vicenda parte qualche mese quando sul tavolo della Procura di Modena arriva un delicato esposto circa le anomalie della programmazione urbanistica di Formigine. L’esposto è firmato dai suddetti consiglieri e presidente. Più precisamente l’esposto dichiarava irregolarità e conflitti d’interesse di alcuni consiglieri in quota Pd e Pdl che avrebbero votato provvedimenti utili al proprio tornaconto. “Terreni che da agricoli sono diventati per magia edificabili e frazionamenti delle proprietà in lotti più piccoli. Manovre finalizzate a ottenere benefici dagli strumenti urbanistici in via di approvazione, poi diventati realtà”. Una “élite” privilegiata, la definiscono nell'esposto, “che beneficia di diritti diversi dalla moltitudine di cittadini. E può decidere di ricavare vantaggi personali, diretti o indiretti, dalle decisioni amministrative di cui è parte attiva, quando, al contrario, dette decisioni dovrebbero essere prese unicamente nel pubblico interesse e nell'interesse generale”. “Esiste un partito trasversale per decidere le destinazioni dei terreni”.

Questi i fatti. Oggi per dare ulteriore visibilità alla vicenda, i Consiglieri Drusiani e Vecchi insieme al Presidente Messori riportano “nel silenzio assordante del sindaco di Formigine Franco Richeldi e della sua giunta, le dieci domande sul PSC-RUE adottato (nuovo PRG) che ancora non hanno trovato risposta. Contro la disinformazione e le falsità di quanti hanno voluto personalizzare la vicenda dell’esposto in procura, riducendola ad una sorta di vendetta del singolo, riportiamo i fatti”.

“Queste le dieci domande, per le quali richiediamo una risposta da parte del sindaco e della sua giunta”:

1. È vero che alcuni consiglieri comunali hanno ottenuto una previsione di edificabilità su terreni loro, di loro società o di parenti stretti?
2. È vero che detti consiglieri comunali, con il loro voto, hanno concorso a deliberare queste trasformazioni?
3. È vero che in Italia esiste una legge che vieta agli amministratori l'approvazione di propri vantaggi?
4. È vero che sono stati effettuati diversi frazionamenti di terreni allo scopo di ottenere un'edificabilità che altrimenti le nuove norme avrebbe impedito?
5. È vero che questi frazionamenti, eseguiti alla vigilia dell'adozione del nuovo PSC-RUE, sono stati controllati e vistati dal Comune?
6. È vero che in Italia esiste il reato di lottizzazione abusiva?
7. È vero che il consigliere comunale deve approvare solo decisioni improntate all'interesse generale?
8. È giusto approvare un nuovo PSC-RUE che conferma questi vantaggi?
9. È vero che in casi simili il ricorso al TAR ha portato all’annullamento delle delibere?
10. È moralmente accettabile che consiglieri comunali che hanno avuto questi vantaggi continuino a stare in consiglio comunale?


Come può il sindaco, massima espressione della comunità, ignorare quesiti attinenti agli atti amministrativi che investono l’attività da lui presieduta, sottraendosi dal rispondere e sollevando polemiche pretestuose e devianti dall’oggetto della domanda? I contenuti di tutti gli atti amministrativi devono essere esenti da forme di abuso di potere, illogicità, contraddittorietà e disparità di trattamento. È su questo tema che vorremmo si svolgesse il confronto.






 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dossier urbanistica a Formigine: le dieci domande a Richeldi

ModenaToday è in caricamento