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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ex Sant'Agostino, il progetto passerà attraverso la variante urbanistica

Accogliendo la sentrenza del Tar, Comune e Fondazione hanno avviato un iter nuovo per il futuro polo culturale modenese, firmando un accordo con il Ministero dei Beni Culturali. Si pensa anche al trasferimento di altri musei nel complesso. Conferenza dei Servizi entro maggio

Riparte l’iter per la realizzazione del progetto di riqualificazione e rigenerazione dell’ex Ospedale Sant’Agostino, conuna sostanziale novità che permetterà di rispondere alle obiezioni sollevate dal Tar. Ieri, venerdì 5 febbraio, è stato firmato infatti l’Accordo procedimentale tra Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Comune di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena che sancisce l’impegno a valorizzare l’ex complesso settecentesco voluto da Francesco III d’Este. 

La svolta nell'idea di riqualificazione non riguarda tanto il merigto del progetto, quanto il percorso che questo dovrà superare per poter dare via ai lavori. L'Amministrazione dovrà infatti passare attraverso una variante urbanistica in piena regola, che dovrà essere votata dal Consiglio Comunale in più fasi, soltanto dopo che la Conferenza dei Servizi avrà dato il via libera al progetto. E' quello, infatti, il primo organismo cui verrà sottoposto il disegno definitivo del rinnobvato Sant'Agostino: entro maggio il progetto sarà esaminato sotto tutti i suoi profili e – salvo complicazioni – potrà passare sotto l'esame della politica cittadina.

La nuova procedura è stata illustratata stamane dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli e dal presidente della Fondazione Paolo Cavicchioli, che hanno rilanciato l'idea originaria, con il valore aggiunto dell'intervento progettuale di Gae Aulenti e la prospettiva di rientrare nel progetto nazionale “Terre Estensi”, che il Ministero porta avanti insieme anche a Ferrara.

“Consideriamo la firma dell’accordo – ha dichiarato Paolo Cavicchioli – un significativo passo in avanti. Intendiamo ribadire l’importanza di un intervento capace di restituire alla città una porzione di centro storico di rilevante valore architettonico oggi inutilizzata e degradata. Nella fase di verifica che si apre, è nostra intenzione tenere in debito conto gli indirizzi di politica culturale delle Istituzioni pubbliche coinvolte, anche alla luce della presenza di un nuovo soggetto di rilevanza nazionale, rappresentato dalle Gallerie Estensi”.
 
Il sindaco Muzzarelli, dal canto suo, si è detto aperto al dialogo con coloro i quali vorranno apportare contributi migliorativi al progetto, considerando però che in città “esistono posizione cristallizzate con cui è impossibile dialogare”. “Ragioniamo senza rimanere fermi e sordi”, ha aggiunto, aprendo addirittura a progetti di più ampia prospettiva che proprio in questi giorni sono al centro del dibattito culturale cittadino.

Comune e Fondazione stanno infatti ragionando per una ridefinizione degli spazi complessivi, non solo nel futuro Polo Sant'Agostino ma anche nel prospicente Palazzo dei Musei, che necessita indubbiamente di un ripensamento alla luce del grande complesso che si aprirà di fronte. Il Comune sta infatti considerando nuove funzioni culturali da collocare nel Polo, come Galleria Civica e Museo della Figurina, e per l’ampliamento della Galleria Estense e il riordino dei Musei civici.

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