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Alluvione: Pighi riferisce al Consiglio, ma il dibattito slitta di una settimana

Pighi in Consiglio relazione sui fatti, senza aggiungere novità a quanto diffuso dai mezzi di informazione. Chiesta ad Aipo “la verifica puntuale e immediata” di argini e opere idrauliche”. Poi plaude all'impegno di Errani nell’emergenza

Nel pomeriggio il Sindaco di Modena Giorgio Pighi ha brevemente relazionato al Consiglio Comunale su quanto avvenuto in questi quattro giorni a seguito della falla dell'argine, avvenuta, lo ricordiamo, proprio sul territorio comunale del capoluogo, presso San Matteo. Il rapido rendiconto non ha aggiunto nulla di particolare a quanto già noto a tutti i cittadini che si sono tenuti aggiornati sui media locali – non potendo farlo su quelli nazionali – circa le dinamiche dell'esondazione. In coda all'enunciazione dei semplici fatti, Pighi ha poi fatto alcune considerazioni di natura politica, rimanendo comunque molto vago in attesa degli approfondimenti che verranno svolti nei prossimi giorni.

“Vogliamo partecipare alla ricerca delle verità – ha affermato Pighi – perché siamo convinti che il sistema statale dovrà essere incalzato ad agire con ben altra determinazione sulla tenuta idrogeologica delle montagne e sul sistema idraulico, per portare a scongiurare il ripetersi di tragedie del genere”. Per il sindaco di Modena l’accertamento delle cause è importante sia per accertare eventuali responsabilità sia per definire una corretta attività di prevenzione per la quale si chiede ad Aipo “una verifica puntuale e immediata della situazione, con il fine prioritario della prevenzione, che deve riguardare il Secchia, gli argini danneggiati del Naviglio, il Tiepido e il Panaro”.

Tra le diverse interpretazioni prese in considerazione in questi giorni, Pighi ha affermato che la più corretta sembra essere quella che valuta una serie di circostanze ed eventi che insieme hanno contribuito a creare la rottura: “Arginature non più del tutto adeguate alle caratteristiche delle piene, il ripetersi di fenomeni di piena ravvicinati, il possibile innesco dovuto a indebolimenti dei manufatti causati dalla fauna selvatica”. Concause, dunque, come vuole l'analisi ad oggi più realistica.

Come da copione, il sindaco di Modena ha poi tessuto le lodi del Presidente della Regione Vasco Errani: “Fin dal primo momento l’alluvione è stata seguita in prima persona dal presidente della Regione Vasco Errani che ha svolto un ruolo decisivo nelle operazioni di chiusura della falla (sic), con la sua azione di sostegno e sollecitazione, mentre ora sta lavorando per ottenere la sospensione della tassazione nelle zone colpite e favorire linee rapide di risarcimento: gli auguriamo, ma soprattutto ci auguriamo, che abbia lo stesso successo ottenuto nella fase più direttamente operativa, perché è evidente che il nostro territorio ha bisogno di provvedimenti straordinari”. Incrociamo le dita.

Da sottolineare come il dibattito su quanto accaduto a partire da lunedì scorso è stato fissato per il Consiglio Comunale del prossimo giovedì 30 gennaio, quando verranno discusse le interrogazioni e le mozioni presente in questi giorni con carattere di urgenza. Oggi il Consiglio ha approvato – ironia della sorte – gli interventi di messa in sicurezza  con il completamento del canale diversivo Martiniana e la realizzazione della rotonda in prossimità dello svincolo del Canaletto verso il ponte dell'Uccellino.

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