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Alluvione Modena, i sindaci della Bassa battono i pugni sul tavolo

I primi cittadini delle aree alluvionate: "Risposta immediata di Aipo e protezione civile alla rottura improvvisa dell'argine. Ora al lavoro per tornare alla normalità e per la sicurezza del territorio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

"Siamo al fianco dei nostri cittadini e siamo impegnati per fronteggiare l'emergenza e limitare i danni a privati e alle attività produttive di alta qualità di questo territorio: e' ancora il momento di fare fronte comune, cittadini e istituzioni, per affrontare una nuova tragedia, resa ancora più grave dalla ricerca di Giuseppe Salvioli". Così i sindaci dei comuni colpiti dall'alluvione - Bastiglia, Bomporto, Modena, Camposanto, Finale Emilia, Medolla, San Felice e San Prospero - fanno il punto della situazione e degli interventi per affrontare la calamita'.

"Alla rottura improvvisa dell'argine della Secchia e' seguita una risposta immediata da parte di Aipo e del sistema della protezione civile", aggiungono i primi cittadini. "Da subito l'Agenzia interregionale per il Po, con un lavoro senza sosta, in sole 48 ore ha chiuso la falla ed ha quindi proceduto alle opere di impermeabilizzazione e rafforzamento della difesa arginale". "Allo stesso modo - proseguono - ci siamo attivati tempestivamente, nei momenti successivi alla rottura, per allertare la popolazione a partire da Bastiglia e proseguendo secondo gli scenari di rischio che si sono prospettati, invitando ad abbandonare le case. Si sono quindi predisposte le necessarie azioni di accoglienza e assistenza agli sfollati, così come a chi ha scelto di restare nelle proprie abitazioni".

Per quanto riguarda le manovre idrauliche, i primi cittadini confermano che si stanno gestendo in funzione della morfologia del territorio e nell'intento prioritario di difendere le persone, i centri abitati e le aree produttive e industriali. "Rivolgiamo un ringraziamento ai cittadini -sostengono - per lo spirito di abnegazione e collaborazione con cui hanno affrontato anche questa nuova prova, a tutte le forze in campo e ai volontari di protezione civile giunti sui luoghi dell'alluvione". Soddisfazione viene espressa per le decisioni condivise nel Tavolo di coordinamento istituzionale dell'emergenza di istituire un gruppo di lavoro tecnico scientifico per verificare le ragioni della rottura nell'argine della Secchia e avviare uno studio di dettaglio delle caratteristiche strutturali degli argini di Secchia, Panaro e canale Naviglio.

Da domattina verranno attivati controlli puntuali aggiuntivi di emergenza sull'intero sistema arginale, in modo da individuare l'eventuale presenza di cavità o tane di animali. Sotto la supervisione di Aipo, opereranno squadre di volontari della Protezione civile, accompagnate da imprese specializzate che interverranno immediatamente dove necessario. "Ora proseguiamo, con determinazione, per tornare alla normalità nel più breve tempo possibile e per la sicurezza del territorio: un lavoro da condurre insieme, a fianco della Regione, perché sia dichiarato lo stato di emergenza e le nostre richieste giungano con forza al Governo".

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