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Ambiente. Pagella green insufficiente per Modena? Ecco le proposte del M5S

Cinque proposte per una Modena più verde. Il MoVimento 5 Stelle interviene con un’interrogazione e quattro ordini del giorno per domandare “un cambio di passo” all’amministrazione

I dati cittadini non sono incoraggianti e lo dimostrano da ultimo le cifre sulla raccolta differenziata. “ è quanto affermano i consiglieri M5S Giovanni Silingardi, Andrea Giordani ed Enrica Manenti.

“Dalle cifre della Regione- proseguono-  Modena si attesta al 64,3%, al penultimo posto nella classifica dei capoluoghi di provincia regionali. Lontanissimi modelli quali San Possidonio, Camposanto, Medolla e Bastiglia, in cui la raccolta differenziata sfiora il 95%. Così il target del 70% previsto per il 2021 resta un miraggio”.

Il M5S lancia quindi una proposta all’amministrazione. “Proponiamo con un ordine del giorno di far aderire il Comune di Modena alla Rete dei Comuni Rifiuti Zero - riprendono i pentastellati - in modo da attuare dieci passi concreti verso l’obiettivo. Tale Rete monitora i comportamenti virtuosi e permette di raggiungere obiettivi importanti. Soliera (differenziata all’87%) e Nonantola (81%) ne sono due ottimi esempi”.

I suggerimenti ambientali continuano. “Abbiamo presentato un Odg specifico per introdurre i principi basilari dell’economia circolare, estendendo a tutto il territorio il sistema porta a porta - proseguono i consiglieri M5S - e soprattutto introducendo la tariffazione puntuale. Un modo concreto per affermare il principio secondo cui chi inquina paga. Proponiamo in un terzo Odg al Comune di costituire una società in house, totalmente partecipata dal Comune. L’interesse pubblico a una gestione corretta e virtuosa può così, a nostro avviso, prevalere rispetto all’interesse privato di bruciare di più. Chiediamo nel quarto Odg di applicare il bonus sulla Tari previsto dalla delibera di Arera per i percettori del reddito di cittadinanza”.

La quinta freccia nell’arco del M5S è un’interrogazione sull’indennità di disagio ambientale. “Una legge regionale prevede il versamento di indennizzi per opere di tutela ambientale nei Comuni in cui è presente un inceneritore o una discarica - evidenziano gli esponenti M5S - ma a Modena le risposte latitano. Vogliamo sapere dove siano stati impiegati tali indennizzi in città, quale sia stato l’importo per il 2019 e dove si presume di impiegarlo per l’anno in corso. Chiediamo al Comune di farsi sentire in Regione e di elevare l’indennizzo a undici euro a tonnellata (attualmente è di 8 euro). Su grandi numeri, è un aumento che conta. Domandiamo infine di utilizzare le somme per potenziare il servizio porta a porta, avviando le opportune compensazioni ambientali”.

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