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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ampliamento dell'Autodromo, M5s: 'Area più sporca e più inquinamento anche acustico'

Il Movimento ricorda come l'area dove sorge l’attuale Autodromo fosse stata "donata dall’Opera Pia Levizzani alla città con lo scopo di rendere disponibile ai cittadini modenesi una ampia area verde pubblica"

"Più inquinamento anche acustico e un vero e proprio 'schiaffo' all'ambiente e alla salute di cittadini. Abbiamo votato No all'ampliamento dell'Autodromo, che avrà inevitabilmente un forte impatto ambientale su tutta l'area"

Così gli esponenti del M5s dopo che, nel Consiglio Comunale di giovedì 30 giugno il Comune ha espresso parere favorevole sul progetto di ampliamento dell’Autodromo di Modena a Marzaglia. 

Il Movimento ricorda come l'area dove sorge l’attuale Autodromo fosse stata donata dall’Opera Pia Levizzani alla città con lo scopo di rendere disponibile ai cittadini modenesi una ampia area verde pubblica. 

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"In realtà il Comune ne ha concesso l’uso ad un soggetto privato per la realizzazione del cosiddetto Autodromo di Modena sottraendo 85 ettari di verde alla città, tra cui una parte inserita nel progetto europeo di tutela Natura duemila – tuonano i grillini. 'Doveva essere un centro di guida sicura mentre in realtà questo è rimasto solo su carta. Se il tema, come sostiene l'assessore Ferrari, è che quell’Autodromo serve per studi e ricerca su elettrico, idrogeno e guida autonoma, a cosa servono 1500 parcheggi e una tribuna da 3000 posti? Come possiamo parlare di sostenibilità se accostiamo la parola a consumo del suolo, inquinamento acustico, criticità per le falde acquifere, peggioramento della qualità dell’aria? Qualcuno si è reso conto dell’emergenza climatica in atto? Della qualità dell’aria della nostra città e della siccità?. Noi siamo dell'idea che sarebbe ora di invertire la rotta invece di aggiungono danni ambientali".

Il Movimento cinque stelle, a tal proposito, ricorda che "ARPAE qualche anno fa non riteneva compatibile per la tutela delle acque un nastro di asfalto superiore a km 1,600. 'Un limite peraltro disatteso nella realizzazione del progetto; mentre oggi ritiene possibile l’ampliamento di km 2400 di asfalto. Cosa è cambiato in meglio nell’ambiente e nella tutela delle acque? La soluzione di impermeabilizzare o semimpermeabilizzare la nuova pista, i parcheggi e altre aree, sigillando il terreno con argille è un controsenso ambientale, cioè sigilliamo - che è un danno ambientale in sè - per salvare le falde da disastri che magari provochiamo noi con l’allungamento della pista e l’aumento del suo utilizzo. Oltre ad essere ulteriore consumo di suolo: su una superficie totale di 304.000 m2 quelli impermeabili sono 78.000 m2, con il nuovo progetto su una superficie totale di 415.000 m2 quelli impermeabili diventano 165.000 m2, ovvero più del doppio. Risultato? L’inquinamento dell’aria aumenta inevitabilmente: tra traffico indotto e attività del nuovo circuito si stima un consistente incremento di PM10 (+ 83 kg/a cioè + 135% ) e + 600 kg/a NOx (ossidi di azoto, cioè + 122%), che poi “si diluisce” se prendiamo in esame l’intero territorio comunale. Ribadiamo: in un contesto in cui dovremmo agire solo per diminuire l’inquinamento dell’aria (in Europa le città della Pianura Padana sono tra le prime per morti e morbilità da inquinamento aria) da almeno 10 anni Modena è esposta a concentrazioni medie annuali di polveri sottili oltre i limiti fissati dall’OMS e questo provoca tumori e malattie croniche."

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