E’ stata presentata in Consiglio provinciale una interpellanza urgente per chiedere che il sistema istituzionale metta in atto le misure più opportune per garantire la liberazione dei due giovani apolidi, Andrea e Senad, attualmente rinchiusi al Cie di Modena. Firmatari della interpellanza i consiglieri del Pd Elena Gazzotti, Cecile Kashetu Kyenge, Fausto Cigni e Luca Gozzoli. Nel testo dell’atto si ripercorre la vicenda dei due fratelli, figli di immigrati di origine bosniaca, nati e cresciuti in provincia di Modena, senza un passaporto né una patria dopo che i genitori, perdendo il lavoro, hanno perso anche il diritto a mantenere il permesso di soggiorno. “La loro vicenda – ricordano i consiglieri Pd – è approdata alle cronache dei quotidiani locali a pochi giorni dalla chiusura della campagna “L’Italia sono anch’io” cui anche la Provincia di Modena ha aderito con un recente atto: in tutta la penisola sono state raccolte 110mila firme per richiedere il riconoscimento della cittadinanza agli immigrati di seconda generazione. Lo stesso presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha avuto modo di definire “un’autentica follia” il fatto che i bambini nati nel nostro territorio non diventino italiani”. Tenuto conto di tutto questo, i consiglieri Pd chiedono alla Giunta di poter “conoscere le proprie valutazioni sulla vicenda che ha interessato i due giovani nati e residenti sul territorio regionale” e di “valutare e verificare tutte le misure più opportune, che possono essere messe in atto dal sistema istituzionale, per garantire la liberazione dei due giovani”.