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Andrea e Senad, udienza rinviata alla settimana prossima

Rinviato a lunedì prossimo l'udienza dal giudice di pace per Andrea e Senad, i due fratelli sassolesi-bosniaci rinchiusi al Cie di Modena nonostante siano nati e cresciuti in Italia. Interpellanza al Senato di Giovanardi

 Altri sette giorni di attesa. Andrea e Senad, i due fratelli di origine bosniaca nati e cresciuti in Italia rinchiusi nel Cie di Modena da quando, un mese fa, i genitori hanno perso lavoro e permesso di soggiorno, dovranno attendere ancora una settimana per l'udienza davanti al giudice di pace in merito alla loro irregolarità sul territorio italiano. È stato deciso il rinvio per consentire l'unificazione del fascicolo processuale. Il centrosinistra, ieri mattina, assieme a diverse associazioni, ha manifestato con un presidio per la liberazione e la regolarizzazione dei due giovani. Il caso dei due fratelli approderà in Consiglio Provinciale con due interrogazioni, una dal Pd e una dal Pdl, quest'ultima a firma di Luca Ghelfi.

INTERPELLANZA IN SENATO - Il caso Andrea-Senad a breve travalicherà i confini provinciali per approdare al Senato a Roma: il Senatore Pdl Carlo Giovanardi ha presentato un'interpellanza al Presidente del Consiglio, Mario Monti, e al Ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, per fare chiarezza sul trattenimento al Cie di Modena di due fratelli bosniaci, trattenuti in quanto "pluripregiudicati per aver commesso gravi reati". Il Senatore ha chiesto al governo "quali iniziative intende intraprendere perché in uno Stato democratico, dopo l'intervento dell'Autorità giudiziaria che ha convalidato l'iniziativa della Questura, i cittadini possano conoscere quali sono i presupposti che hanno portato ad assumere decisioni così gravi e importanti sia per i soggetti coinvolti sia per la cittadinanza, preoccupata dalle notizie di gravissimi episodi di violenza anche recentemente avvenuti nel nostro Paese".

GARANTE - Nella giornata di oggi, martedì 13 marzo, la Garante delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Desi Bruno, visiterà per la prima volta il Cie di Modena: alla visita saranno presenti la direttrice del Centro, Annamaria Lombardo, e il presidente della "Misericordia" sezione di Modena, Daniele Giovanardi. Scopo della visita sarà quello di verificare le condizioni di vita delle persone ospitate, i numeri della popolazione esistente, la provenienza dei migranti, le eventuali richieste di asilo, la presenza di sportelli e servizi alla persona, oltre all'assistenza sanitaria. Preoccupazione dall'ufficio del garante dei detenuti per il bando relativo all'affidamento del Cie di Modena, pubblicato con un avviso di gara al massimo ribasso con base d'asta 30 euro a persona, cifra che potrebbe provocare un drastico abbattimento dei servizi alle persone e un peggioramento della qualità della vita per i trattenuti.

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