Elezioni Vignola, il Consiglio di Stato chiede un approfondimento
Udienza d'appello il 12 ottobre dopo il ricorso presentato dalla Lega sul conteggio delle schede che hanno consegnato la vittoria al centrosinistra per una manciata di voti
Dopo il "no" del Tar dell'Emilia-Romagna, ora il Consiglio di Stato non dice altrettanto ma chiede un approfondimento istruttorio rimandando tutto ad una nuova udienza d'appello, in programma per il 12 ottobre. È l'esito, mentre il centrodestra esulta e parla di "vittoria", per quanto riguarda Vignola, nel modenese, dell'ultima offensiva giudiziaria della Lega, che ancora non digerisce l'esito delle elezioni comunali, del 20 e 21 settembre scorsi, dalle quali usci' vincitrice l'attuale sindaca di centrosinistra Emilia Muratori, per appena 17 voti, sull'ex sindaco vicario di centrodestra Angelo Pasini.
Il Consiglio di Stato, a cui la candidata della Lega Lucilla Semeraro aveva fatto ricorso contro la precedente sentenza del Tar dell'Emilia-Romagna, ha deciso di chiedere un approfondimento istruttorio in vista di una nuova udienza d'appello il prossimo 12 ottobre. All'approfondimento istruttorio, in particolare, dovrà provvedere il prefetto di Modena. La verifica riguarderà sia le schede segnalate da parte della Lega nel suo ricorso principale sia le schede che Muratori aveva segnalato come 'erroneamente non attribuitè al suo schieramento nel ricorso incidentale.
Il Consiglio di Stato, comunque, ribadisce che non verranno eseguite verifiche su schede diverse da quelle oggetto di contestazione nei due ricorsi. Il prefetto, in questo quadro, avrà anche il compito di acquisire dal Comune di Modena e dal Policlinico informazioni e documenti "circa le modalità con cui si è raccolto il voto degli elettori vignolesi risultati positivi al Covid". Le operazioni di verifica dovranno essere completate entro 60 giorni dalla comunicazione della decisione. Scaduto il termine, entro 15 giorni, il prefetto dovrà depositare una relazione riassuntiva della propria attività, allegando la documentazione richiesta.
Commenta Muratori in queste ore: "Il Consiglio di Stato non ha emesso una sentenza, non ha accolto la richiesta della Lega di proclamare sindaco Angelo Pasini nè quella di annullare le operazioni elettorali per poi ripeterle. Ha semplicemente deciso di approfondire la situazione, visto che non solo la Lega nel suo ricorso aveva segnalato schede dubbie, ma anche io, nel mio ricorso incidentale, avevo segnalato che ci sono state schede che sarebbero state a mio favore e sono state dichiarate invece nulle". Aggiunge la sindaca: "Aspettiamo con fiducia il lavoro della Prefettura e la nuova udienza del Consiglio di Stato per chiarire definitivamente la regolarità del voto vignolese. Nel frattempo, io e la mia giunta lavoriamo con serenità al servizio della nostra comunità, portando avanti i tanti progetti già messi in campo". In ogni caso, Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia esultano: "Questa è già una grande vittoria. Abbiamo sempre creduto in questa battaglia e, ora che il Consiglio di Stato ha ribaltato il verdetto del Tar di Bologna, siamo fiduciosi che si arriverà finalmente a fugare ogni dubbio sulla legittimità dell'esito del voto".
Dalla sponda Lega, rimarca Davide Romani, referente provinciale del Carroccio: "La Lega e tutto il centrodestra hanno preso questo impegno prima di tutto per i vignolesi e lo ha condotto fino a questo storico esito grazie alla determinazione del gruppo e in particolare di Lucilla Semeraro e Tullio Ori. Ai nostri avversari politici diciamo che la risolutezza e la perseveranza che la Lega ha posto in questa causa ci ha condotto a quella che puo' essere essere a giusta ragione citato come un importante esercizio di democrazia. Quello che ci attende ora è un percorso che ci condurrà a stabilire con certezza chi abbia vinto le elezioni, cancellando ogni zona d'ombra".
Anche secondo Pier Giulio Giacobazzi di Forza Italia "si tratta di un primo risultato importante che permetterà di chiarire se ci sono stati problemi nella gestione degli elettori in quarantena causa Covid", mentre si dice "soddisfatto" anche Ferdinando Pulitanò di FdI.
(DIRE)