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Modena avrà una via intitolata a Norma Cossetto, martire delle foibe

Lo ha chiesto il Consiglio comunale con l’approvazione di un ordine del giorno proposto da Beatrice De Maio (Lega Modena)

“Intitolare una via o una piazza della città di Modena al ricordo del sacrificio di Norma Cossetto, giovane studentessa istriana martire delle foibe”. A chiederlo è il Consiglio comunale di Modena che, nella seduta di giovedì 23 luglio, ha approvato un ordine del giorno presentato da Beatrice De Maio per il gruppo Lega Modena e sottoscritto anche da Forza Italia. L’ordine del giorno ha ottenuto il voto favorevole dei proponenti, di Pd, Verdi, Modena civica e Movimento 5 stelle. Astenuta Sinistra per Modena.

Come si ricorda nel documento, Norma Cossetto era una studentessa istriana arrestata il 27 settembre 1943, a Parenzo, da partigiani slavi, torturata e poi gettata in una foiba nella notte tra il 3 e il 4 ottobre. Nel 1949, su proposta del latinista e deputato comunista Concetto Marchesi, l’Università di Padova le conferì la laurea ad honorem e, successivamente, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la insignì della medaglia d’oro al Merito civile come “luminosa testimonianza di coraggio e amor patrio”.

Presentando la proposta, Beatrice De Maio ha ricordato che i massacri delle foibe, che videro migliaia di vittime italiane e l’esodo di 350 mila connazionali da Istria e Dalmazia, “finirono nell’omertà per motivi di opportunità politica e per decenni furono solo il ricordo atroce dei profughi e di una minoranza politica, venendo riconosciuti solo dopo mezzo secolo”. Dopo aver evidenziato anche che Modena, in collaborazione con l’Associazione degli esuli, nel 2011, ha già intitolato una via e un monumento ai Martiri delle foibe, la consigliera ha affermato che l’intitolazione, già deliberata da altre città italiane, sarebbe “il simbolo di un ricordo condiviso e un modo per onorare una giovane donna, vittima innocente e indifesa della guerra e di coloro che agito con ferocia e crudeltà”. E il ricordo andrebbe a lei, ha proseguito, “non solo come vittima dell’odio antiitaliano ma anche come donna vittima di violenza e sopraffazione”.

Esprimendo il voto favorevole del gruppo Pd, Marco Forghieri ha osservato che “nel 2020, nell’affrontare temi come questo bisognerebbe avere non una visione rivolta al passato ma uno sguardo più sereno e in prospettiva, che ha fatto i conti con la storia”. Per Stefano Manicardi “sono molti gli eventi che hanno portato alla conquista dei diritti democratici ai quali ancora non è stato dato il giusto peso. L’intitolazione a Norma Cossetto è un passo ulteriore per realizzare il progetto di memoria di cui il nostro Paese ha bisogno per essere consapevole delle proprie radici”. Antonio Carpentieri, che ha ringraziato la proponente per “essere stata unitaria e non divisiva”, ha sottolineato che Modena ha accolto gli esuli istriani ed è stata una delle prime città a ricordare le foibe, con un “approccio laico e corretto sulla memoria, qualunque sia la vittima e qualunque sia il carnefice”.

"Sono davvero soddisfatta per il convergere di maggioranza ed opposizione su questa mozione, un giusto e doveroso  omaggio condiviso, al di là degli schieramenti partitici, perché non possono esistere vittime di serie A e di serie B, ha commentato Beatrice De Maio a seguito del voto favorevole - Oggi abbiamo scritto una bella pagina per la nostra Modena. oltre a raccoglierci il 10 febbraio davanti al  monumento dedicato ai Martiri delle Foibe  e agli esuli giuliano dalmati avremo l'onore di perpetuare la memoria di Norma,  simbolo anche  delle sofferenze dei nostri concittadini  che dovettero fuggire dalle terre italiane dopo il 1943".

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