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Modena, presentato il Bilancio di Previsione. Tasse e tariffe stabili

Il documento illustrato in Consiglio dal sindaco Muzzarelli e dall’assessore Bosi. Il voto in programma il 22 febbraio. Più risorse per le manutenzioni ordinarie

Per il 2018 le previsioni del bilancio comunale confermano quantità e qualità della spesa corrente dello scorso anno, con priorità per sicurezza e legalità, scuola e cultura, smart city, politiche di coesione e giustizia sociale. Non ci sono aumenti di tariffe e imposte locali, anche la Tari rimane ferma per tutte le utenze. Nel triennio 2018-2020 si prevede una spesa in conto capitale di quasi 190 milioni di euro, con 124 milioni di nuovi investimenti e oltre 40 milioni di manutenzioni. La manutenzione ordinaria della città (dalla cura del verde urbano alla sicurezza delle alberature, dalle aiuole stradali alle diverse richieste che arrivano dai Quartieri), inoltre, nel 2018 sarà sostenuta anche da due milioni e mezzo di euro ricavati dall’applicazione in parte corrente degli oneri urbanistici.

Sono alcuni dei principali aspetti del Bilancio di previsione 2018-2020 presentato in Consiglio comunale giovedì 25 gennaio dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e dall’assessore al Bilancio Andrea Bosi insieme all’aggiornamento del Dup, il Documento unico di programmazione 2018-2020.

Nei prossimi giorni inizia il lavoro di approfondimento nelle varie Commissioni consiliari per arrivare alla discussione e al voto del Consiglio comunale in programma nella seduta di giovedì 22 febbraio.

La spesa corrente per il 2018 è prevista in 228 milioni e 400 mila euro, solo apparentemente in riduzione rispetto al 2017 (234,4 milioni) in quanto 9,9 milioni di euro di rette e spese per appalti non entrano nel bilancio comunale per effetto della gestione in accreditamento di Cra e centri diurni.

Sui principali ambiti di intervento si concentrano gli impegni economici maggiori. Al netto del personale, la spesa corrente per legalità e sicurezza passa da 16,2 a 17,6 milioni di euro. Cresce anche la spesa per l’istruzione (più 320 mila euro) con aumenti per i sostegni assistenziali e gli aiuti agli studenti con disabilità, la conferma dell’incremento dei servizi 0-6, del prolungamento estivo e delle aperture del sabato. I trasferimenti alle Fondazione Cresciamo, inoltre, aumentano di 100 mila euro in coerenza con l’indirizzo del Consiglio comunale di avvicinare gradualmente le retribuzioni del personale a quelle del pubblico impiego. Anche le risorse per Promozione della città, servizi al cittadino e Smart City aumentano (da 6,839 a 6,977 milioni di euro), così come quelle per le manutenzioni e le politiche sociali per le quali, rispetto agli 55 milioni già a bilancio, si prevede un emendamento della giunta di valore superiore ai 400 mila euro da destinare al sostegno dell’affitto e a programmi per i minori in collaborazione con le scuole. L’emendamento è dovuto a contributi accertati nelle scorse settimane e utilizzabili quest’anno. Nel corso del 2018, poi, entrano a regime i provvedimenti nazionali (Sia) e regionali (Res) per la lotta alla povertà e l’inclusione sociale.

Nel bilancio sono previste anche le risorse per il nuovo contratto dei lavoratori della pubblica amministrazione, con 2,8 milioni di euro di avanzo vincolato dal 2017 per consentire il pagamento della vacanza contrattuale del periodo 2016-2018. Gli accordi nazionali scaricano il costo del nuovo contratto sugli enti locali che, a regime, nel 2019 si stima ammontino a 2,3 milioni all’anno. Il costo per il personale rimane così intorno ai 60 milioni nonostante a fine 2017 le unità lavorative (1561) fossero oltre 150 in meno rispetto alle 1729 del 2014 quando la spesa per il personale era di 62 milioni di euro.

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