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Si amplia lo stabilimento Italpizza, approvata la variante. Previste nuove assunzioni

L’Aula ha dato l’ok al permesso di costruire in deroga agli strumenti urbanistici. Approvata anche una mozione di Art.1 – Mdp – Per me Modena e Pd. Al comune mezzo milione di euro

Lo stabilimento industriale di Italpizza in via Gherbella a Modena sarà ampliato di 1.750 metri quadrati. Grazie all’intervento saranno assunti altri 50 addetti e l’azienda potrà progredire l’espansione e la crescita già registrata in questi anni sul mercato italiano ed estero.

Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 15 febbraio, ha infatti dato il via libera al permesso di costruire in deroga convenzionato della società Gi.Crem spa, illustrato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli, reso possibile grazie al documento di indirizzo Sblocca Modena, con il quale sono state introdotte procedure più brevi e semplificate. Si sono espressi a favore Pd, Art.1 – Mdp – Per me Modena, CambiaModena, FI e Idea popolo e libertà, astenuto M5s.

L’ampliamento, su un’area di proprietà dell’azienda ai margini dell’autostrada nella frazione di San Donnino, dove ha già sede lo stabilimento, avverrà in deroga agli strumenti urbanistici per quanto riguarda la densità edilizia, intesa come aumento di superficie utile rispetto a quella prevista dalla disciplina della zona. Verranno riorganizzati gli spazi con la realizzazione di soppalchi e l’utilizzo di porzioni di piazzali per realizzare locali, compresi spazi per i dipendenti.

L’azienda, oltre a corrispondere il contributo di costruzione, verserà all’Amministrazione comunale 458 mila euro comprensivi di contributo straordinario e della monetizzazione delle dotazioni obbligatorie di 89 parcheggi pubblici.

L’intervento presenta elementi di primario interesse pubblico per la comunità sia in termini occupazionali che per la qualità della produzione dell’azienda, che ritiene l’ampliamento imprescindibile per poter mantenere la leadership conquistata negli anni e la competitività a livello nazionale e globale. Obiettivi commerciali dell’azienda, che opera nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti da forno, surgelati e no, sono infatti l’apertura a nuovi mercati e il rafforzamento di quelli esistenti, anche in considerazione di una sempre più ampia rete di partner di distribuzione sul mercato nazionale e globale.

Insieme alla delibera, l’Aula ha discusso e approvato anche un ordine del giorno di Art.1–Mdp–Per me Modena e Pd (a favore tutti i gruppi consiliari eccetto CambiaModena che ha votato contro) che, partendo dalla constatazione che “gli addetti alle lavorazioni nello stabilimento sono soci-lavoratori di due principali cooperative in appalto”, chiede di portare al Tavolo istituzionale per la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva “la questione del sistema degli appalti, partendo dalla situazione modenese per affrontare i temi della qualità del servizio, della competitività delle aziende, delle tutele contrattuali per i lavoratori”. Invita inoltre l’Amministrazione a facilitare il dialogo tra le organizzazioni sindacali e l’azienda per individuare la miglior forma contrattuale applicabile, a monitorare, con l’aiuto di associazioni imprenditoriali e sindacali, la situazione degli appalti nel territorio modenese e a interessare i parlamentari modenesi perché la questione degli appalti venga portata all’attenzione del nuovo Parlamento.

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