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La Provincia riesce a chiudere il bilancio, ma gli investimenti restano un miraggio

Il consuntivo 2015 è stato approvato dal Consiglio Provinciale: conti in ordine, soprattutto grazie alla riduzione del personale. Maria Costi: "Con i rimborsi allo Stato impossibile investire"

«I conti della Provincia nel 2015 sono in ordine, con un avanzo pari a quasi quattro milioni e 800 mila euro, grazie anche alla riduzione delle spese per il personale e di gestione. Tuttavia anche queste risorse andranno allo Stato per effetto dei tagli previsti dalla legge di Stabilità». Ha sintetizzato così Maria Costi, vicepresidente della Provincia con delega al Bilancio, il conto consuntivo 2015 della Provincia di Modena, approvato nei giorni scorsi al Consiglio provinciale con l'astensione di Ugo Liberi (Forza Italia). 

«A causa dei trasferimenti allo Stato - aggiunge Costi - previsti anche quest'anno, pari addirittura a 41 milioni di euro, non siamo nelle condizioni di approvare il bilancio di previsione 2016. Queste risorse - che si aggiungono ai 28 milioni versati sempre allo Stato lo scorso anno e ai 13 milioni del 2014 - provengono dalle imposte provinciali versate dai cittadini modenesi che non abbiamo potuto utilizzare per investimenti sul territorio». 

Nel dettaglio del consuntivo emerge che nel 2015 le entrate tributarie pari a  circa 55 milioni sono rimaste stabili con un calo rispetto al 2014 della Rcauto (incassati 28,8 milioni) compensate dall'aumento delle trascrizioni al registro automobilistico (incassati oltre 21,5 milioni); stabile invece l'imposta ambientale (quasi 5 milioni) versata con la tassa comunale sui rifiuti. Anche nel 2015 l'ente non ha stipulato nuovi mutui, come avviene dal 2012. 

Per le entrate correnti si registra un valore di quasi 80 milioni, mentre quelle in conto capitale sono in calo dopo le cifre elevate del 2013 connesse al dopo sisma (rimborsi assicurativi, risorse regionali e da privati). 

In lieve calo la spesa corrente dell'ente che nel 2015 è arrivata a 69 milioni, per effetto anche della riduzione del personale: 449 nel 2015 dipendenti contro i 516 del 2014 e i 621 dell'anno 2009. E nel 2016, per effetto dei passaggio di competenze alla regione, i dipendenti sono scesi a 281, di cui 51 dei Centri per l'impiego per i quali è previsto il passaggio alla Regione. 

Il costo per il personale nel 2015 è sceso a meno a 18 milioni (era oltre 20 milioni nel 2014), cifra che per effetto della legge di Stabilità si ridurrà del 50 per cento nel 2016 per effetto del passaggio alla Regione di competenze importanti come l'Agricoltura e l'Ambiente che ha praticamente dimezzato il personale. Da tre anni, inoltre, l'ente non si indebita non avendo stipulato nuovi mutui, mentre sui mutui precedenti la spesa per la restituzione del capitale ammonta a quasi sei milioni. 

Gli investimenti sono tuttavia mantenuti a livelli elevati (19 milioni in buona parte destinati a viabilità ed edilizia scolastica) grazie alla destinazione di una quota dell’avanzo dell’esercizio 2014 e grazie a contributi della Regione e di altri enti pubblici e privati. Per quanto riguarda, infine, i pagamenti di fatture, la Provincia ha rispettato i tempi contrattuali nei confronti dei propri fornitori generalmente dai 30 ai 60 giorni, con un tempo medio di pagamento stimato inferiore ai 45 giorni dalla data di ricevimento della fattura.

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