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Politica

Bilancio comunale, approvato il documento insieme a 5 emendamenti

Il sindaco Muzzarelli critica il Governo e si genera polemica: "Risposte insufficienti e inadeguate". E sul Pnrr “ci aspettiamo garanzie, non ostacoli”

Garantire servizi alle famiglie senza aumentare le tariffe e senza toccare le tasse, cercando di “assorbire e abbattere” così gli aumenti delle bollette e dei costi dovuti all’inflazione di fronte alle risposte “insufficienti e inadeguate” che sta offrendo il Governo. È uno dei temi del Bilancio 2023-2025 che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha sottolineato concludendo il dibattito che ha proceduto l’approvazione da parte del Consiglio comunale della manovra finanziaria che prevede una spessa corrente assestata sui 271 milioni di euro e investimenti per oltre 180 milioni di euro nel triennio, con quasi 150 milioni di nuova programmazione.

Hanno votato a favore i gruppi di maggioranza (Pd, Sinistra per Modena, Europa verde - Verdi e Modena civica) e contro le opposizioni: Movimento 5 stelle, Lega Modena, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Alternativa popolare e Gruppo indipendente per Modena. Assente Modena sociale.

Il voto è giunto ieri pomeriggio, 30 marzo, al termine di un dibattito avviato nella seduta di mercoledì, e sono stati approvati anche cinque emendamenti e sette ordini del giorno.

Il sindaco Muzzarelli ha criticato il Governo anche per le mancate risposte agli enti locali (“sono state disattese le promesse fatte all’Anci”) e sui tagli sul trasporto pubblico locale, sulla scuola, sul fondo affitto (“come Comune aumentiamo le risorse per contrastare la povertà abitativa”) e sulla sanità pubblica (“non vogliamo il ritorno alle mutue private”), mentre ha sottolineato come gli investimenti pubblici siano strategici per sostenere lo sviluppo economico, l’occupazione e la riqualificazione di Modena e renderla ambientalmente più sostenibile, contribuendo ad attrarre anche investimenti privati per rigenerare aree della città.

“Stiamo utilizzando i contributi del Pnrr, ai quali presto affiancheremo anche le risorse regionali dell’Atuss, nell’ambito del programma Next generation Modena – afferma Muzzarelli - per realizzare infrastrutture strategiche per la transizione energetica, ecologica e digitale. Dal Governo ci aspettiamo garanzie sul Pnrr, non dubbi e incertezze: non possiamo correre il rischio con l’Europa che si blocchino o che non partano questi progetti. Di fronte all’aumento dei costi delle materie prime, il Comune sta provvedendo alle risorse per i cofinanziamenti necessari, considerandola già una priorità per la destinazione dell’avanzo 2022, ma ci aspettiamo più sostegno e aiuti dal Governo, non ostacoli”.

Dopo aver ricordato, con soddisfazione, il via libera al progetto modenese sull’idrogeno (con quasi 20 milioni di euro dalla Regione per l’iniziativa sviluppata da Hera e Snam, utilizzando solo aree dismesse), il sindaco ha fatto riferimento anche alle richieste avanzate al Governo rispetto al superbonus, al tema dell’immigrazione incontrollata, che ha sempre più “numeri esplosivi” e poche risorse per l’accoglienza, mentre sulla sicurezza ha ribadito la richiesta al Governo di non “scaricare i problemi sui territori”.

Il Bilancio previsionale è stato approvato insieme ai tre emendamenti tecnici proposti dal sindaco, grazie ai quali vengono recepiti contributi agli investimenti che permettono di aumentare di oltre tre milioni di euro le risorse destinate ai progetti del Pinqua, il Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare, nell’ambito del Pnrr. In conto capitale il valore di questi emendamenti è di cinque milioni e 826mila euro e prevedono anche investimenti con risorse proprie del Comune per le mense scolastiche che hanno ottenuto contributi dal Pnrr, finanziamenti per le manutenzioni di strade e cimiteri, la realizzazione di tre nuove aree cani e un intervento sulla struttura per ferie di Pinarella. In parte corrente gli emendamenti hanno un valore di 792mila euro e, oltre all’applicazione dell’avanzo di amministrazione per finanziare i lavori a Pinarella, si prevede di destinare 550mila euro per sostenere le maggiori spese relative ai costi che il Comune deve sostenere nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Approvati anche due emendamenti proposti dai gruppi di maggioranza: 200mila euro aggiuntivi per il fondo affitti e per contrastare la povertà abitativa e 280mila euro per realizzare una zona quiete nell’area della scuola Papa Giovanni XXIII in via Amundsen. Respinti, invece, gli 11 emendamenti proposti dai gruppi di minoranza.

Approvati anche 7 ordini del giorno

Sostegno alle famiglie in difficoltà e ulteriore sviluppo della mobilità sostenibile rappresentano i principali argomenti dei sette ordini del giorno, su un totale di 13, collegati al Bilancio di previsione 2023-2025 e approvati dal Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 30 marzo. In particolare, sono stati approvati quelli proposti dai gruppi di maggioranza, con anche il voto del Movimento 5 stelle, e quelli dello stesso Movimento 5 stelle, uno dei quali ha ottenuto il voto unanime dell’Assemblea.

Nel dettaglio, i tre ordini del giorno per lo sviluppo del welfare invitano l’Amministrazione: a rafforzare il sostegno alle famiglie in condizione di fragilità economica ed educativa proseguendo le azioni previste nel documento “Prendiamoci cura” (presentato da Vittorio Reggiani per il Pd, sottoscritto pure da Europa Verde-Verdi e Modena Civica e approvato con il voto a favore anche di Movimento 5 stelle e Sinistra per Modena; contrari Gruppo Indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia); a sollecitare il governo affinché potenzi i bonus nido e rafforzi gli altri stanziamenti utili ad allargare l’offerta dei servizi 0-6 (presentato da Federica Venturelli per il Pd, sottoscritto anche da Europa Verde-Verdi, Sinistra per Modena e Modena Civica e approvato con il voto a favore anche di Movimento 5 stelle; contrari Gruppo Indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia); a chiedere al Governo di sostenere i bilanci degli enti locali in modo che possano avere le risorse per attuare politiche redistributive e anti-inflazione a vantaggio di famiglie, imprese e terzo settore (presentato da Antonio Carpentieri per il Pd, sottoscritto anche da Modena Civica e approvato con il voto a favore anche di Europa Verde-Verdi, Sinistra per Modena e Movimento 5 stelle; contrari Gruppo Indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia).

I quattro ordini del giorno sulla mobilità sostenibile e sulla vivibilità degli spazi cittadini invitano l’Amministrazione: a proseguire il progetto di pedonalizzazione dell’area di piazza Sant’Agostino (presentato da Europa Verde-Verdi, sottoscritto da Sinistra per Modena e approvato con il voto a favore anche di Partito democratico e Modena Civica; contrari Lega Modena, Forza Italia; astenuti Gruppo Indipendente per Modena, Alternativa popolare e Fratelli d’Italia); a rivedere i limiti massimi di velocità in ambito urbano, prevedendo nuove “Zone 30” (presentato da Sinistra per Modena e sottoscritto da Europa Verde-Verdi, approvato con il voto a favore anche di Partito democratico, Movimento 5 stelle e Modena Civica; contrari Gruppo Indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Forza Italia e Fratelli d’Italia); a reperire specifici finanziamenti per fronteggiare l’emergenza siccità, pianificando un monitoraggio sullo stato della rete idrica del territorio comunale (presentato dal Movimento 5 stelle e approvato con il voto a favore di Partito democratico, Sinistra per Modena, Modena Civica ed Europa Verde-Verdi, Lega Modena, Gruppo Indipendente per Modena, Alternativa Popolare, Forza Italia; astensione per Fratelli d’Italia); a individuare risorse da destinare alla riqualificazione di spazi, soprattutto in periferia, favorendo l’aggregazione tra i giovani (presentato dal Movimento 5 stelle e approvato con voto unanime).

“Promuovere ogni azione politica affinché il Governo possa sostenere economicamente persone in difficoltà economica, ripristinando, per esempio, il Fondo sociale affitti e il Fondo morosità incolpevole”. È l’invito che rivolge all’Amministrazione la mozione presentata da Vittorio Reggiani del Pd. Il mancato finanziamento dei due fondi nell’ultima legge finanziaria, spiega il documento, sta infatti contribuendo ad alimentare nel Paese nuove diseguaglianze economico-sociali. A fronte di questa situazione nazionale, la mozione invita pure a proseguire, nel territorio, quegli interventi diretti a persone fragili, già intrapresi e delineati nel documento “Prendiamoci cura”, approvato dal Consiglio comunale nel 2021.

“Ripensare” la contrazione del fondo nazionale 0-6 anni è l’invito rivolto al Governo contenuto nell’ordine del giorno presentato da Federica Venturelli del Pd. Il documento, nello specifico, esorta l’Amministrazione a sollecitare l’Esecutivo affinché possa sostenere l’offerta e l’inclusività dei servizi 0-6 anni, garantendo quindi la valorizzazione e l’innovazione anche del sistema scolastico modenese. A questo proposito, l’atto chiede anche alla Regione Emilia-Romagna di riconfermare per il biennio 2023-2024 le risorse per l’abbattimento delle rette dei nidi e delle liste di attesa.

Un sostegno urgente del Governo ai bilanci degli enti locali per garantire, in particolar modo, la tenuta dei Comuni, ma anche per attivare politiche “dal basso” a sostegno di famiglie, imprese e terzo settore. È la principale richiesta contenuta nella mozione presentata dal capogruppo del Pd Antonio Carpentieri. Oltre a richiedere l’attivazione dell’Amministrazione nei confronti dell’Esecutivo, “affinché possa liberare anche risorse da impiegare in chiave redistributiva e anti-inflazione”, il documento chiede pure di proseguire sia l’iter politico, amministrativo e tecnico, per la realizzazione di investimenti provenienti dal Pnrr, sia il percorso con la Regione per la definizione dell’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss), “che può portare investimenti complessivi attorno ai 20 milioni di euro”.

Sono quattro le mozioni su temi ambientali e di vivibilità urbana approvate dall’Assemblea. La prima è stata presentata da Paola Aime (Europa Verde-Verdi) e riguarda la pedonalizzazione di piazza Sant’Agostino. In particolare, l’atto invita l’Amministrazione a riproporre la pedonalizzazione di quest’area “già sperimentata in passato in occasione di giorni festivi o iniziative pubbliche”. La consigliera, in aggiunta, ha chiesto di prevedere un percorso che consenta la possibilità di anticipare, “rispetto ai tempi del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums)”, la completa pedonalizzazione dell’area definita “punto di straordinario significato culturale”. La revisione dei limiti massimi di velocità in ambito urbano è il contenuto della mozione presentata da Camilla Scarpa (Sinistra per Modena). Il documento chiede di dare continuità alle azioni di pianificazione strategica della mobilità sostenibile già indicate nel Documento unico di programmazione (Dup) 2023-2025. In particolare, Scarpa ha invitato l’Amministrazione a individuare e a programmare, grazie anche al reperimento di specifici finanziamenti, nuove “zone 30” nelle quali, appunto, ridurre la velocità di percorrenza dei veicoli a 30 chilometri orari. Approvazione anche per i documenti presentati dal Movimento 5 stelle sul tema dell’emergenza idrica e sulla riqualificazione di spazi da destinare all’aggregazione giovanile. Sollecitare il Governo affinché nella spesa dei fondi del Pnrr dia priorità a progetti di riqualificazione e potenziamento delle reti idriche è l’invito principale contenuto della mozione di Giovanni Silingardi (M5s).  Il documento, in particolare, specifica la necessità di reperire specifiche risorse per fronteggiare l’emergenza siccità, anche nel contesto territoriale di Modena. A questo proposito, l’atto invita l’Amministrazione a richiedere, presso il Comitato locale di Atersir, che il gestore del Servizio idrico Hera, entro la fine del 2024, predisponga un monitoraggio della rete idrica del territorio comunale. Individuare risorse, tra le voci in bilancio, per recuperare spazi da destinare all’aggregazione giovanile è l’invito rivolto all’Amministrazione contenuto nell’ordine del giorno presentato da Andrea Giordani (M5s). Il documento chiede in particolare che questi luoghi, una volta riqualificati, possano essere riservati ad attività sportive gratuite, soprattutto nei rioni periferici, “promuovendo in questo modo l’integrazione nel mondo giovanile”.

Respinte 6 proposte delle opposizioni

Sul totale di 13 ordini del giorno collegati al Bilancio di previsione 2022-2024 e presentati dai diversi gruppi consiliari, sono stati sei quelli respinti dal Consiglio comunale di Modena nel corso della seduta di giovedì 30 marzo. Maggiore sicurezza, sostegno alla natalità e riduzione della pressione fiscale sono stati gli argomenti principali.

In particolare, l’assemblea consiliare non ha approvato: la proposta presentata da Lega Modena (sottoscritta da Alternativa Popolare, Forza Italia, Gruppo Indipendente per Modena, Fratelli d’Italia e Modena Sociale e respinta da Europa Verde-Verdi, Partito democratico, Modena Civica e Sinistra per Modena) che chiedeva maggiore sostegno alla sicurezza del territorio; le due mozioni proposte da Fratelli d’Italia per la riduzione dell’addizionale comunale all’Irpef (documento sottoscritto da Alternativa Popolare, Lega Modena, Forza Italia, Gruppo Indipendente per Modena, Modena Sociale e respinta dai gruppi di maggioranza) e aiuti alle famiglie in difficoltà per il caro-energia (documento sottoscritto da Alternativa Popolare, Lega Modena, Forza Italia, Gruppo Indipendente per Modena, Modena Sociale e respinto con il voto a favore anche di Movimento 5 stelle e il voto contrario dei gruppi di maggioranza); la mozione proposta da Alternativa Popolare (sottoscritta da Fratelli d’Italia, Lega Modena, Forza Italia e Gruppo Indipendente per Modena e respinto con il voto a favore del Movimento 5 stelle e il voto contrario dei gruppi di maggioranza) che chiedeva sostegno alle famiglie numerose modenesi; l’atto presentato da Forza Italia (sottoscritto da Lega Modena, Fratelli d’Italia, Alternativa Popolare, Modena Sociale e Gruppo Indipendente per Modena e respinto con il voto contrario  dei gruppi di maggioranza e l’astensione del Movimento 5 stelle)  che invitava a prevedere misure a sostegno delle politiche abitative per operatori delle Forze dell’ordine; l’ordine del giorno presentato da Modena Sociale (sottoscritto da Forza Italia e respinto con il voto a favore di Gruppo Indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Movimento 5 stelle e Fratelli d’Italia e il voto contrario dei gruppi di maggioranza) che esortava ad attuare sostegni alle politiche per la famiglia.

Il tema sicurezza è al centro dell’ordine del giorno del gruppo Lega Modena. Il documento, presentato dal capogruppo Giovanni Bertoldi, chiedeva di aumentare gli investimenti per la sicurezza del territorio “a fronte della riduzione, in quest’ambito, delle risorse economiche impegnate nel Bilancio di previsione 2023-2025”. In particolare, Bertoldi invitava ad “ampliare” i fondi destinati alla Polizia locale “per assicurare un più efficace contrasto alla criminalità”.

Misure per fronteggiare il caro-energia e riduzione dell’addizionale all’Irpef sono stati i temi delle mozioni presentate da Elisa Rossini (Fratelli d’Italia). Il primo documento chiedeva all’Amministrazione, “come conseguenza dell’aumento dei costi di energia ed elettricità”, di adottare misure a sostegno di famiglie, piccole-medie imprese, enti e associazioni con sede nel territorio di Modena. In via prioritaria, Rossini invitava quindi a “sostenere persone in situazione di insolvenza o grave difficoltà incolpevole”, ma anche famiglie con Isee fino a 15 mila euro annui. Il secondo atto proponeva invece di ricondurre le aliquote dell’addizionale comunale all’Irpef a quelle in vigore prima del 2020, “con gli adattamenti necessari a conformare gli scaglioni di reddito a quelli introdotti a livello nazionale”. Per compensare il minor gettito causato dalla riduzione proposta, Rossini aveva suggerito di “sfruttare” una corrispondente quota della parte disponibile del risultato di amministrazione al 31 dicembre 2022.

Il fenomeno della bassa natalità è stato il tema della mozione presentata da Alberto Bosi del gruppo Alternativa Popolare. Il documento invitava l’Amministrazione, “a fronte di inadeguate politiche sociali al livello nazionale e locale”, ad avviare un potenziamento delle misure a sostegno delle famiglie numerose del territorio. In particolare, l’atto chiedeva di prevedere contributi aggiuntivi rispetto a quelli attuali.

Anche il documento presentato da Beatrice De Maio, del gruppo Modena Sociale, esortava a potenziare le politiche per la famiglia. De Maio, nello specifico, chiedeva all’Amministrazione di favorire la formazione di un gruppo di lavoro, costituito da vari soggetti, come associazioni familiari e imprenditori, “per condividere azioni coordinate a sostegno delle famiglie del territorio”. Per questo obiettivo, la consigliera aveva pure richiesto di incrementare, già a partire dal 2023, le risorse di competenza comunale destinate alle politiche per la famiglia e per le attività dell’ufficio sostegni economici del Centro per le famiglie.

La mozione presentata da Piergiulio Giacobazzi del gruppo Forza Italia metteva in evidenza la necessità di pianificare misure a sostegno delle politiche abitative per gli operatori delle forze dell'ordine. Giacobazzi proponeva di destinare, già dalla prima variazione di bilancio, una parte della quota di avanzo non vincolato, per almeno 20 mila euro, a sostegno di quegli operatori di Polizia che, per condizioni di reddito faticano a trovare alloggi in affitto. Per questo scopo, il consigliere aveva richiesto anche l'istituzione di un fondo specifico.

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