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Approvato l'Avviso Pubblico che taglia l'espansione edilizia. Entro il 14 settembre i progetti

Via libera del Consiglio allo strumento previsto dalla nuova legge regionale per la fase di transizione. Sì a mozione della maggioranza che chiede percorso di condivisione con i Quartieri. Vandelli: "NOn è uno sfratto per i costruttori, chiediamo uno sforzo e un confronto"

La delibera che dà il via libera all’Avviso pubblico, predisposto dal Comune di Modena a conclusione della fase di ricognizione effettuata durante la sospensione dei procedimenti per consentire di gestire la fase di transizione prevista dalla nuova normativa regionale, è stata approvata dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 28 giugno. Si sono espressi a favore gli esponenti Pd, Art.1-Mdp-Per me Modena (eccetto Marco Chincarini astenuto); contrari quelli del M5s; astenuto CambiaModena. Al voto, hanno partecipato appena 20 consiglieri su 32.

Il documento è stato emendato prima del voto su proposta della maggioranza (è stato inserito in vari punti, come criterio preferenziale di interesse pubblico nella valutazione delle proposte, la presenza di elementi di ricucitura della città), mentre sono stati respinti due emendamenti presentati da FI. Insieme alla delibera è stato approvato (favorevoli Pd, Art.1-Mdp-Per me Modena; contrario M5s; astenuto CambiaModena) anche un ordine del giorno della maggioranza illustrato da Diego Lenzini del Pd che chiede alla Giunta di “attuare un percorso di ascolto e condivisione con i Quartieri di quanto ottenuto dall’analisi della ricognizione delle aree pianificate, al fine di avere un quadro conoscitivo più ampio nel momento in cui si dovrà dare seguito all’avviso con la delibera di indirizzo”.

Ci sarà tempo quindi fino a venerdì 14 settembre per presentare la propria manifestazione d’interesse ad attuare lo sviluppo di comparti che hanno potenzialità edificatorie negli attuali strumenti urbanistici. Una corsa contro il tempo per i costruttori, dunque, che dovranno fornire garanzie di sostenibilità e fornire un maggiore contenuto di pubblica utilità agli interventi previsti.

“Tutte le aree F e G i cui accordi di perequazione non sono ancora stati recepiti in variante – ha affermato l’assessore all’Urbanistica Anna Maria Vandelli illustrando il documento – vengono eliminate dalle aree di possibile trasformazione in residenziale e, per le aree che hanno possibilità di sviluppo, avranno una corsia preferenziale le proposte più in linea con i principi di rigenerazione urbana, contenimento del suolo, anche attraverso desigillazioni, e interventi di riqualificazione di aree dismesse o a rischio degrado”. Spariscono così dalla programmazione una sessantina di aree, tra le quali le F di via Aristotele, via Forlì e San Cataldo, mentre mantengono la possibilità di trasformazione in residenziale, in quanto sono già state approvate le varianti, la F di via Fratelli Rosselli, una in Santa Caterina e quella di Strada Formigina. Via libera, con un occhio di riguardo all’occupazione, anche per le proposte di insediamenti produttivi di carattere non commerciale, mentre verranno valutate le situazioni di chi propone comparti in espansione, di chi non ha mantenuto impegni e obbligazioni con il Comune o non ha attuato Piani già convenzionati.

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