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Covid, la Regione chiede di riaprire le Cra alle visite. “E sanificatori nei luoghi pubblici”

Donini: “Noi pronti con i tamponi rapidi per far visita agli anziani. Ci diano i piani”. Richiesto anche un parere del Cts sui sanificatori d'aria

L'Emilia-Romagna chiama i gestori delle strutture per anziani per verificare che le visite dei familiari possano riprendere, ora che la situazione è migliorata e che i vaccini stanno andando avanti. Lo afferma l'assessore regionale alla Sanità, Raffaele Donini, rispondendo oggi in Assemblea legislativa alle sollecitazioni del leghista Michele Facci. L'esponente del Carroccio lamenta il fatto che le strutture per anziani "non rendono disponibili i piani per le visite alla Regione", nonostante l'ente di viale Aldo Moro avesse dato indicazione di predisporli in linea con le circolari del ministero. 

"Siamo in grave ritardo- critica Facci- non può essere tutto delegato ai singoli gestori. La Regione deve avere il controllo, dovete pretendere i piani". Dal canto suo, Donini assicura che convocherà "subito un tavolo con tutti i gestori per sincerarmi del fatto che le visite dei familiari possano riprendere in sicurezza". Oggi, del resto, "la situazione è diversa dai mesi scorsi, anche perchè operatori e ospiti sono quasi tutti vaccinati- sottolinea l'assessore- i gestori sono stati sollecitati più volte ad adottare i piani visite e abbiamo fornito anche disponibilità dei tamponi rapidi" per facilitarle. Ma spetta alle singole strutture applicare le indicazioni della Regione ("Sono loro i responsabili", ricorda l'assessore), mentre è compito delle aziende sanitarie vigilare.

"Per la circolazione massiva del virus nella terza ondata- aggiunge Donini- quelle indicazioni sono state superate dall'emergenza pandemica. Oggi però la situazione è più gestibile, anche se dobbiamo stare attenti all'evoluzione dei casi. Inoltre andiamo verso la bella stagione, quindi ci si può incontrare all'aperto. Da parte nostra, resta la disponibilità a fornire i tamponi rapidi", promette l'assessore.

In aggiunta, l'Emilia-Romagna vuole installare i sanificatori dell'aria nelle scuole e nei locali pubblici per fronteggiare il Covid al chiuso. Ma prima vuole l'ok del comitato tecnico scientifico sulla efficacia di questi strumenti. "Mi adopererò perchè entro l'autunno possa esserci una risposta dal Cts, perchè questa amministrazione- fa sapere sempre  l'assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini- avrebbe intenzione di stanziare risorse sui sanificatori, ma vogliamo in parere netto del comitato tecnico scientifico, che non ci dica solo di aprire le finestre". 

Il punto, sottolinea l'assessore, interpellato oggi al question time di viale Aldo Moro dal consigliere regionale di Rete civica Marco Mastacchi, è però "con quali risorse e con quali contributi possiamo comprare" questi dispositivi. "Stiamo ragionando con l'assessore Calvano (Bilancio, ndr) e la collega Salomoni (Istruzione) perchè crediamo sia utile e giusto approfondire questo tema. Sul mercato ci sono ormai molte aziende che si sanno specializzando sulla produzione di sanificatori".

L'invito è allora al Cts di "acquisire la documentazione delle Università" che hanno testato i sanificatori per avere la possibilità "o con un finanziamento statale o regionale" di stanziare risorse e installare cosi' sanificatori "nei locali pubblici ad uso pubblico": Il Cts, ricorda Donini, "finora si è espresso con una propensione a raccomandare l'apertura delle finestre, ma è molto difficile tenere questa prassi in alcuni ambienti o nella stagione invernale". Soddisfatto Mastacchi, che parla di un "impegno importante" da parte della Regione. Scuola e trasporti, sottolinea Mastacchi, "sono i punti più sensibili, non buttiamo via questo 2021", è la sollecitazione del consigliere regionale.

(DIRE)

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