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Arresti medici, Ghelfi (Pdl): "Le amministrazioni locali devono riflettere"

Il consigliere provinciale: "Chi chiedeva chiarezza, veniva accusato dalle amministrazioni locali in primis, di fare terrorismo e di gettare discredito sul reparto e sull'ospedale"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

“La vicenda della cardiologia del Policlinico di Modena - afferma Luca Ghelfi, consigliere provinciale del Pdl  – getta una luce piuttosto inquietante sulle denunce fatte ormai più di un anno fa dagli Amici del Cuore, e dal Codacons. Allora chi chiedeva chiarezza, fu accusato dalle amministrazioni locali in primis, di fare terrorismo e di gettare discredito sul reparto e sull'ospedale. Oggi la faccenda diventa di colpo ancora più seria. Le responsabilità di ciascuno saranno definite dalla magistratura, l'unica che ha il compito di chiarire, Alla politica rimane però il ruolo di registrare e ricordare alcuni fatti. Il primo è che lungi dall'essere terrorismo, evidentemente le denunce fatte allora non erano basate sul nulla, se oggi assistiamo ad un'operazione vasta che sta portando tristemente Modena sui media nazionali. Il secondo è che una sola persona ha pagato prima di oggi le denunce, ed è il dottor Daniele Giovanardi, messo all'angolo per aver, anch'egli, chiesto solo chiarezza di fronte a degli esposti che non potevano essere ignorati. D'altro canto oggi la Cardiologia è diretta da altri, e molti di questi medici non lavorano più qui. È tempo quindi di tornare alle origini, affinchè il paziente e la sua salute tornino al centro dell’attenzione, e le sperimentazioni, che sono fondamentali per un presidio universitario, tornino ad essere esercizio serio e responsabile, e non selvagge e senza controllo, come sembra trasparire da questa indagine in corso”.

 

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