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Assalto alla Cgil. La solidarietà del Sindaco e presidio alla sede di Modena

Muzzarelli al presidio antifascista alla Camera del lavoro di Modena dopo la violenza alla manifestazione no green pass

Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha partecipato questa mattina, domenica 10 ottobre, al presidio antifascista convocato alla Camera del lavoro di Modena per esprimere solidarietà alla Cgil per l'aggressione subita sabato nella sede di Roma del sindacato durante la manifestazione organizzata dal movimento no gree pass e una parte dei no vax.

Per il sindaco si è trattato di iniziative violente di tipo fascista "contro le persone, contro le forze dell’ordine, contro una sede sindacale occupata e devastata come fossimo tornati a cento anni fa: a tutte e tutti loro va la nostra piena solidarietà".

Partecipando al presidio alla Camera del lavoro ed esprimendo la vicinanza di tutta la città, il sindaco ha affermato: "Nessuna tolleranza verso chi usa la violenza per affermare le proprie idee".

Anche il gruppo Pd Modena e il segretario cittadino Pd Andrea Bortolamasi esprimo solidarietà alla Cgil per quanto accaduto ieri a Roma e attaccano

“Quello che è successo a Roma è qualcosa di inaccettabile. La solidarietà del Partito democratico di Modena va alla Cgil, la cui sede è stata presa d’assalto, e a tutti i turisti, i cittadini e i negozianti romani che hanno vissuto ore di paura e angoscia. Quello che è accaduto ha un nome purtroppo ben noto. E quel nome è squadrismo fascista. Così come noti sono coloro cha hanno ispirato i violenti – no green pass ed estremisti di destra - che ieri si sono riversati nelle strade di Roma. Sono mesi che Giorgia Meloni e Matteo Salvini alimentano con le loro parole il fuoco della paura e dell’insicurezza causate dalla pandemia. L’attacco alla sede di un sindacato ci riporta ai momenti più bui del ‘900, ma questo ci rende ancora più determinati a proseguire la nostra strada. La parola ‘Libertà’ gridata dai fascisti non appartiene a loro, ma a coloro che li combatterono e tuttora li combattono con i mezzi della democrazia. La via per tornare ad essere liberi è quella dei vaccini e la campagna deve continuare. Ribadiamo quindi solidarietà a chi è stato colpito da questa violenza squadrista, compresi gli operatori delle forze dell’ordine che hanno gestito al meglio una situazione complicata”.

“Con duplice faccia Salvini e Meloni prima si dichiarano solidali con la Cgil poi invece che condannare i facinorosi chiedono le dimissioni della ministra degli Interni”. Afferma il segretario provinciale Pd Davide Fava, che insieme al responsabile Organizzazione Pd nazionale Stefano Vaccari ha partecipato al presidio antifascista organizzato presso la sede di Modena della Cgil. “Fatti come quello di ieri sono già avvenuti in passato, purtroppo sono immediatamente riconoscibili e rimandano allo squadrismo fascista del secolo scorso. Il Partito democratico esprime la piena solidarietà alla Cgil, ai sindacati e alle forze dell’ordine e condanna il fascismo in qualsiasi forma si manifesti. Qualsiasi forza politica ammicchi a fenomeni di questo tipo, non condannandoli con forza, o provando a imputarne la responsabilità agli organi dello Stato è correa”.

“I sindacati rappresentano un presidio di democrazia”, dichiarano Vaccari e Manuela Ghizzoni della segreteria nazionale Pd che ha preso parte al presidio di Carpi. “Oggi non c’è un minuto da perdere, bisogna applicare a pieno la Costituzione e la legge Mancino contro le organizzazioni, i movimenti e i partiti di ispirazione fascista che vanno sciolti. Questi movimenti fanno riferimento a partiti come la Lega e Fratelli d’Italia per avere una sponda politica legittima. È un’ambiguità che deve finire. Fanno piacere le parole che Salvini e Meloni hanno speso per esprimere solidarietà alla Cgil, però bisogna essere conseguenti. Dimostrino di essere forze pienamente democratiche e abbandonino una volta per tutte le tendenze autoritarie che troppo spesso sembrano coinvolgerli”.

pomeriggio nell'assalto squadrista alla sede nazionale della Cgil, con la sua conseguente devastazione. Solidarietà piena alla Cgil per l'offesa senza precedenti che l'ha colpita – così il Presidente di Confapi Emilia Alberto Cirelli che definisce l’azione di ieri un attacco non solo all’intero movimento sindacale ma alla democrazia tutta.

"Un attacco che ha il carattere politico di destabilizzazione e nulla nuoce di più alla società e alla economia della instabilità e delle violenze sociali. Ciò di cui oggi le imprese hanno bisogno è stabilità ed equilibrio di governo, non certamente tensioni sociali fomentate da chi ha solo interesse a destabilizzare e bloccare una ripartenza economica che vede le piccole e medie imprese impegnate - come sempre - nella crescita di questo paese", commenta il Presidente di Confapi Emilia Alberto Cirelli. "Essere tiepidi o silenti  nei confronti di queste violenze significa essere contro una ripresa economica per la quale imprese medio- piccole hanno investito e stanno investendo ogni giorno. Nessuna crescita avviene in un tessuto sociale lacerato attraverso tensioni strumentalmente create o silenziosamente accettate. Dobbiamo essere estremamente duri contro queste ignobili azioni e far rispettare la Costituzione - conclude il Presidente Cirelli ribadendo che l’azione squadrista di ieri ci fa tornare indietro di 100 anni in un momento in cui invece dobbiamo guardare tutti insieme verso un futuro di ripresa equilibrata e condivisa, che non crei disuguaglianze e fratture sociali. Gli imprenditori medio piccoli rappresentati da Confapi Emilia sanno bene cosa significhi fare la propria parte - e lo hanno fatto con coscienza e serietà - anche in questi difficilissimi 18 mesi - e sanno riconoscere chi lavora per costruire e chi per destabilizzare”.

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