Sicurezza e dintorni, scontro fra Borgonzoni e il Pd di Modena
I dem criticano il "vuoto" della candidata del centrodestra, che replica affondando sui temi della criminalità locale. Anche Muzzarelli interviene nella disputa
"Lo dico da amministratore: sulla città di Modena c'è un silenzio tombale da parte della candidata del centrodestra. Anche quando lei era sottosegretaria ai Beni culturali, per la città non è arrivato niente di niente". Così il Pd di Modena, per iniziativa del suo segretario del capoluogo Andrea Bortolamasi, boccia la candidata del centrodestra alle elezioni del 26 gennaio, la leghista Lucia Borgonzoni.
Bortolamasi attacca: "Siamo in una condizione mai vista prima, non abbiamo una candidata presidente della Regione ma un leader di partito che la sta oscurando e sostituendo. Salvini non vive qui e non conosce questo territorio, basti pensare- punge il segretario Pd con riferimento alla rivalità calcistica- che a Reggio Emilia si è messo la sciarpa della Reggiana e subito dopo a Modena quella del Modena... Salvini dalle 23 e 01 del 26 gennaio tornerà a Roma a fare il senatore, assenteismi permettendo".
La replica della diretta interessata non è tardata: "Il Pd fa male a Modena. Col Governo giallorosso, la città ha avuto un taglio di 650.000 euro dal fondo di solidarietà comunale, il malgoverno cittadino permette ai pusher di spadroneggiare persino davanti alle telecamere di Striscia la notizia, mentre agricoltori e allevatori aspettano da anni risposte della Regione per ottenere dei rimborsi", contrattacca Lucia Bongonzoni.
Rivendica la candidata leghista: "Con la Lega al Governo, invece, Modena aveva ottenuto quasi 270.000 euro per la videosorveglianza, altri 64.000 euro per l'operazione Scuole sicure e 16 poliziotti in più arrivati tra novembre 2018 e marzo 2019". Da non dimenticare, aggiunge la candidata a presidente, che "la provincia di Modena, sempre grazie alla Lega al Governo, aveva ottenuto 2,75 milioni per le opere di manutenzione in 40 Comuni". In tutto questo, conclude Borgonzoni, "l'unica eredità lasciata dal Pd di Bonaccini a Modena, oltre ai tagli, sono i più di 90 siti inquinati e lo scandalo della discarica di Finale Emilia".
Anche il primo cittadino Gian Carlo Muzarelli è intervenuto a mezzo stamap nella contesa della giornata, usando a sua volta parole dure: "Ormai Borgonzoni ha superato la soglia del pudore e cerca di spacciare per risultati dell'ex ministro Salvini, in realtà solo chiacchiere e distintivo, cio' che aveva realizzato il Governo precedente con il ministro Minniti. È da lì, infatti, che arrivano le risorse della videosorveglianza: 270.000 euro di risorse nazionali, a cui si aggiungono 200.000 euro del Comune per un progetto già operativo e presentato un anno fa. E lo stesso possiamo dire dei cosiddetti 'rinforzì della Polizia di Stato arrivati a Modena dalla fine del 2018, sulla base della programmazione del governo Gentiloni".
Muzzarelli, così, risponde insistendo sui rinforzi: "Oggi vorremmo vedere quelli decisi da Salvini, ma in realtà, come è successo la scorsa estate, c'è ben poco da vedere. Noi la nostra parte l'abbiamo fatta, ampliando la pianta organica della Polizia municipale e avviando i concorsi per 25 nuove assunzioni. Da Salvini, invece, nemmeno un cenno di risposta alle nostre richieste", conclude il sindaco.
La Lega ha replicato poi al sindaco attraverso il capogruppo in regione Stefano Bargi: "Il sindaco di Modena è disinformato o bugiardo: Minniti aveva messo 37 milioni per la videosorveglianza in tutta Italia, Salvini ne ha messi 110. Per le assunzioni e i rinforzi, Salvini ha messo sul piatto circa 2 miliardi di euro dopo anni di tagli targati Pd, prevedendo l’arrivo di più di 8mila donne e uomini in divisa in tutta Italia. Gli stessi Decreti sicurezza che il Pd vorrebbe abolire, hanno dato più poteri e fondi ai sindaci. Sempre grazie al ministro Salvini molti Comuni hanno potuto assumere agenti della Polizia Locale. Modena e l’Emilia-Romagna meritano un governo all’altezza, al posto di questo Pd rancoroso e bugiardo che ritiene la città e la regione proprietà esclusive”.
(fonte DIRE)