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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica San Cesario sul Panaro

Differenziata, anche il Comune più virtuoso della provincia aumenta la Tari

San Cesario comune virtuoso col 74% di differenziata, ma i cittadini sono "premiati" con l'aumento della TARI. Sabrina Piccinini della Lista Civica Nuovo San Cesario: "Ma quanto guadagna Hera dalla differenziata?"

I cittadini tra i più virtuosi d'Italia nella raccolta differenziata? Premiati con l’aumento della tassa sui rifiuti. É un fatto che sicuramente offre moti spunti di riflessione quello avvenuto a San Cesario sul Panaro dove, nell’ultimo Consiglio prima della pausa d’agosto, l'Amministrazione ha approvato le nuove tariffe della TARI. Poco importa se San Cesario è comune virtuoso, se i cittadini hanno raggiunto una percentuale record (74%) di raccolta differenziata: “La virtù è premio a sè stessa, nessuno sconto sulla tassa rifiuti. Hera presenta il conto e le tariffe vanno adeguate”, sottolinea Sabrina Piccinini capogruppo della Lista Civica Nuovo San Cesario.

Eppure i cittadini virtuosi forniscono un prodotto che dovrebbe generare un guadagno per Hera e compensare così i costi di gestione dei rifiuti. E invece no, gli oneri aumentano, costantemente, +23% dal 2011 al 2014. Viene quindi giustamente da domandarsi se esista o meno un legame di qualche tipo tra la produzione di rifiuti e l'importo delle tasse che siamo chiamati a versare, o se quegli introiti vadano a coprire qualcosa di differente dal servizio di raccolta e smaltimento.

“Ma Hera quanto guadagna dalla differenziata? - so chiede ancora la Piccinini - In casa nostra, purtroppo, c’è il triste esempio, l’Emiliana Rottami, con suoi cumuli di vetro su cui crescono papaveri. La ditta è la “fiduciaria” di Hera per la raccolta del vetro e l’impressione è che ne sia ampiamente ripagata. L’appalto di Hera è forse già abbastanza remunerativo per l’azienda, al punto che può permettersi di tenere cumuli e cumuli di materiale invenduto nei suoi piazzali. Quale guadagno dal recupero del vetro? E’ sotto gli occhi di tutti. E qui la crisi non c’entra, visto che il problema si trascina ormai da decenni. Dal 2000 Emiliana Rottami possiede il brevetto per l’utilizzo del vetro riciclato nell’industria ceramica e già nel 2006 Assopiastrelle propose di avviare una sperimentazione. Nulla di fatto”.

Perché Hera non si fa carico del destino dei cumuli di Emiliana Rottami? Perché continuare ad aumentare la tassazione quando si dovrebbero ottenere guadagni con la differenziata? - continua a chiedersi la consigliera della Lista Civica - Se i cumuli di vetro venissero immettessi nei cicli di produzione, i costi di gestione dei rifiuti (e di conseguenza le tariffe) forse diminuirebbero. Risulta davvero difficile far passare l’aumento della tassa sui rifiuti a fronte della situazione di incuria ed abbandono delle montagne di vetro. Per quanto tempo ancora ai cittadini basterà essere virtuosi?”. Domanda legittima.

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