Episodi violenti sui mezzi pubblici, i sindacati degli autisti chiedono garanzie
Orsa e Ugl intervengono citando diversi episodi avvenuti a Modena. Fratelli d'Italia sollecita il bottone di emergenza per gli autisti
"Riteniamo estremamente grave quanto si sta verificando sugli autobus (urbani ed extraurbani) che circolano sul territorio modenese per quanto attiene alla sicurezza degli operatori d'esercizio che ogni giorno sono vittime di atti vandalici e minacce da parte di utenti extracomunitari, le cosiddette risorse che tra l'altro non sono muniti del titolo di viaggio". Lo affermano il Segretario territoriale UGL-Modena Pasquale Castaldi e il Segretario Regionale Emilia-Romagna Orsa TPL Luigi Sorrentino in merito al tema delle aggressioni che si verificano a bordo dei mezzi del trasporto pubblico locale targato Seta.
"Estremamente gravi sono gli episodi accaduti negli ultimi giorni a Modena - proseguono i sindacalisti - Ci riferiamo alla rapina subita da un quindicenne a bordo dell'autobus che percorreva Viale Gramsci (linea 7) lo scorso 8 ottobre; al ragazzino che il 10 ottobre scorso con un martelletto frangi vetro ha rotto i vetri di un autobus causando il ferimento di alcuni passeggeri con conseguente interruzione del servizio pubblico; e ancora ricordiamo l'episodio ultimo in ordine temporale (16 ottobre) di un operatore SETA che è stato minacciato sulla linea 13 da due persone di colore dopo aver garbatamente chiesto loro di liberare dai loro monopattini il corridoio dell'autobus per riporli negli spazi appositi".
I due Sindacati UGL e ORSA sposano in pieno la decisione presa da Seta di migliorare i sistemi di sicurezza sugli autobus, ma chiedono anche l'impegno della politica Locale "che deve mettere in campo ulteriori interventi per garantire la sicurezza sia degli operatori d'esercizio SETA sia dei passeggeri che ogni giorno utilizzano gli autobus".
"Il servizio di trasporto pubblico locale è un servizio essenziale e in ragione di ciò va tutelato e salvaguardato con ogni mezzo", spiegano Castaldi e Sorrentino.
Al sindacato fa eco anche Fratelli d’Italia Modena con il Presidente provinciale Ferdinando Pulitanò che dichiara: "“La problematica riguardante la sicurezza sugli autobus e i sempre più frequenti episodi di aggressione agli autisti, impongono maggiori controlli e interventi strutturali, perché gli operatori vivono uno stato di crescente timore, temendo di essere aggrediti. Anche i passeggeri non percepiscono più un senso di sicurezza sugli autobus, preferendo talora utilizzare mezzi propri. L’aumento degli episodi di violenza fisica e verbale a danno degli operatori SETA è preoccupante e necessita di impegni concreti a cui bisogna dare seguito celermente: a questo proposito ci chiediamo infatti che fine abbia fatto il protocollo siglato l’anno scorso tra la Prefettura e SETA, in base al quale doveva essere installato un bottone d'allarme immediato per gli autisti su tutti i mezzi di trasporto".
"Inoltre, è necessario prevedere una presenza mobile delle forze di pubblica sicurezza nei momenti di maggiore utenza e presenza sui mezzi pubblici, eventualmente seguendo l’esempio di Regione Lombardia e Regione Piemonte, dove sono stati siglati dei protocolli di intesa, in forza dei quali alle forze dell’ordine e alle forze armate è permesso di viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto regionali, con il preciso scopo di garantire la sicurezza dei viaggiatori e del personale di bordo”, conclude Pulitanò.