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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Elezioni amministrative, Finale Emilia e Pavullo alla prova del ballottaggio

Domenica e lunedì si vota nei due comuni dove il centrodestra punta a confermare il proprio governo: le percentuali del primo turno lo renderanno complesso a Finale, meno complesso a Pavullo

Sono due i comuni modenesi nei quali domenica 17 ottobre (dalle ore 7 alle ore 23) e lunedì 18 (dalle ore 7 alle ore 15) si terrà il secondo turno di ballottaggio per l'elezione del sindaco. A Finale Emilia e Pavullo, infatti, non è bastato il primo turno per eleggere il primo cittadino, in quanto nessuno dei quattro candidati in ciascun comune ha superato la soglia di sbarramento del 50,1%, fermandosi anzi ben al di sotto.

Entrambe i sindaci uscenti, entrambi del centrodestra, si sono ricandidati, con sorti alterne. Nel capoluogo dell'Appennino Luciano Biolchini  ha ottenuto il 35,6%, pari a 3.054 voti: a sfidarlo questa volta non sarà però il centrosinistra, bensì il candidato civico Davide Venturelli (28,9%, 2.482 voti). Sarà dunque fondamentale capire come l'elettorato del centrosinistra o della sinistra-M5S si orienterà in questo secondo turno e se fornirà o meno il proprio supporto al giovane Venturelli.

Situazione rovesciata invece a Finale Emilia: il sindaco uscente di centrodestra Sandro Palazzi ha raccolto il 24,4% (1670 voti) al primo turno, venendo surclassato dal leader della coalizione di centrosinistra: Claudio Poletti parte infatti da un 36% al primo turno (2.468 voti). Anche nel paese della Bassa si attende di capire come si orienteranno i sostenitori dei due candidati sconfitti al primo turno, Benedetta Pincelli (civica) e Mattia Veronesi (sinistra-M5S).

Come si vota al ballottaggio

La preferenza può essere espressa solo per uno dei due candidati alla carica di sindaco tracciando, con la matita copiativa, un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato sindaco prescelto. Attenzione: non possibile votare per un candidato alla carica di sindaco e per una lista non collegata a quel candidato a sindaco. La scheda che presenta un segno sul nome di un candidato sindaco e sul simbolo della lista che appoggia l'altro candidato è nulla.

Quando il voto è valido e quando non lo è

È valido il voto anche quando il crocesegno sia stato impropriamente apposto fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato, ad esempio sul contrassegno di una lista collegata, poiché la volontà effettiva dell'elettore appare comunque manifesta.  È valido il voto per un candidato sindaco anche in presenza di più segni apposti sul nominativo del candidato alla predetta carica e/o su uno o più simboli di liste collegate.  È valido il voto quando si è in presenza di segni meramente ripetitivi o superflui in quanto non possono essere interpretati come 'segni di riconoscimento', tali da determinare la nullità del voto espresso. In particolare scrivere sulla scheda il nome di un candidato sindaco può essere interpretata come conferma del voto espresso per l'elezione del sindaco, in quanto innocua espressione solo rafforzativa del relativo suffragio.

Non è valido il voto quando il crocesegno è tracciato sia sul nominativo di un candidato alla carica di sindaco, sia su un simbolo di una lista collegata all'altro candidato. Non è valido il voto quando sulla scheda vengono menzionati i nominativi di candidati alla carica consiliare, in quanto ciò integra un segno di riconoscimento e inficia pertanto la validità del voto.

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