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Martedì, 23 Aprile 2024
Politica

Attività produttive. Dalla Regione un bando da 8 milioni di euro per le piccole e medie imprese

Da oggi e fino al prossimo febbraio una seconda opportunità per contributi a fondo perduto per il sistema produttivo. "La risposta delle imprese- dice l'assessore regionale Palma Costi- è stata oltre le aspettative, proseguiremo con determinazione su questa strada anche per il 2019"

Investimenti per le piccole e medie imprese, si apre oggi una seconda opportunità per ottenere contributi europei e fondo perduto, veicolati dalla Regione Emilia-Romagna. Dopo i 16 milioni di euro stanziati per la prima finestra del bando, ora con ulteriori 8 milioni si apre una opportunità per acquisto macchinari per le Pmi, che si chiuderà il 28 febbraio 2019. Si tratta della seconda finestra per ottenere i contributi previsti dal bando Por Fesr 2014-2020. Un incentivo destinato alle Pmi dell’Emilia-Romagna, al fine di favorire la realizzazione di progetti finalizzati ad accrescere la competitività e l’attrattività del sistema produttivo, nell’ambito di uno sviluppo sostenibile e favorendo i percorsi di consolidamento e diversificazione.

Le domande dovranno prevedere investimenti produttivi espansivi ad alto contenuto tecnologico che, attraverso un complessivo ammodernamento degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature, siano idonei a favorire l’innovazione di processo, di prodotto o di servizio. Tali domande vanno presentate tramite l’applicativo web Sfinge 2020.

“C’era molta attesa per questo bando, che facilita l’accesso al credito per investimenti produttivi da parte delle Pmi– ha commentato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi-. La risposta finora è andata oltre le aspettative visti i numeri delle domande giunte nella prima parte. Proseguiremo con determinazione su questa strada anche per il 2019, per agevolare le piccole e medie imprese delle filiere produttive regionali negli investimenti in innovazione, migliorando la produttività e riducendo i consumi energetici”.

Gli investimenti saranno agevolati con contributi a fondo perduto calcolati nel 20% della spesa ammissibile, per un importo massimo di 150.000 euro e dovranno essere realizzati tramite il ricorso a finanziamenti a medio/lungo termine erogati dal sistema bancario e creditizio, garantiti in via diretta dal sistema dei confidi (Cooperfidi Italia, Unifidi e Cofiter) e contro garantiti da Cassa depositi e prestiti tramite il Fondo EuReCa. Per le aree montane il contributo a fondo perduto sarà del 30%.

Il contributo a fondo perduto, inoltre, potrà essere incrementato del 5% qualora i progetti siano presentati da imprese giovanili e/o femminili, oppure prevedano un incremento occupazionale del 10% nel caso in cui le sedi operative o unità locali oggetto degli interventi siano localizzate nelle aree montane della Regione, o nelle aree 107.3.c.

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