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Fascia ferroviaria, il nuovo quartiere nascerà con il supporto di un portierato sociale

Da luglio 2017 a luglio 2019 si occuperà di attività di coinvolgimento, monitoraggio, rassicurazione della cittadinanza, accoglienza e prevenzione dell'emarginazione. Le associazioni otterranno un finanziamento di 150mila euro

Il Comune di Modena ha pubblicato un avviso di manifestazione di interesse rivolto ai soggetti del Terzo settore per collaborare con l’Amministrazione nella coprogettazione di un servizio di portierato sociale di quartiere nell’ambito del progetto per la riqualificazione e la sicurezza della fascia ferroviaria, nella zona di via Canaletto dove sorgeranno nuovi edifici residenziali e il centro commerciale Esselunga. L'iniziativa, che avrà durata da luglio 2017 a luglio 2019, progetterà e realizzerà azioni orientate allo sviluppo di comunità nella periferia nord della città.

Con l’avviso pubblico, l’Amministrazione intende infatti favorire e promuovere la coprogettazione, insieme ai soggetti del Terzo Settore che manifesteranno il loro interesse per la realizzazione di percorsi di sviluppo di comunità nell’ambito di progetti di rigenerazione urbana, come già fatto in altre aree della città, attraverso interventi socio-educativi, socio-culturali e formativi, di mediazione sociale, culturale e dei conflitti, di animazione e presidio del territorio, di sostegno alle fasce deboli, di promozione della legalità e delle regole di convivenza civile.

Le attività del portierato, che per tutto il periodo avrà a disposizione per la coprogettazione 150 mila euro, andranno dal coinvolgimento, accompagnamento, sostegno, informazione e mediazione sociale, culturale, linguistica e dei conflitti, rivolte ai residenti e alle componenti sociali ed economiche presenti nel comparto, al monitoraggio degli elementi di degrado fisico e sociale che possano incidere sulla vivibilità e sicurezza oggettiva e percepita, attraverso osservazioni dirette, segnalazioni e contatti periodici. Prevista inoltre la messa in atto di azioni di rassicurazione della cittadinanza con particolare riguardo a insediamento e apertura delle nuove funzioni previste dal programma di interventi, favorendo una positiva frequentazione, all’accoglienza di nuovi residenti favorendone l’integrazione nel tessuto sociale del quartiere e rilevandone i bisogni; dalla prevenzione e riduzione dell’emarginazione delle fasce più deboli della popolazione residente alla promozione della conoscenza e della pratica di regole di convivenza civile, con particolare riguardo all’abbandono dei rifiuti, alla raccolta differenziata e al rumore, incentivando l’autogestione dei servizi di comunità e attività di auto/mutuo aiuto anche attraverso strumenti informatici. Il portierato si occuperà anche della realizzazione di eventuali materiali informativi eventualmente tradotti in più lingue.

Il portierato si occuperà di progettare e realizzare azioni di comunità secondo una pianificazione mensile concordata, fornirà attività di front office con l’apertura di uno sportello tra 12 e 20 ore settimanali, si coordinerà mensilmente con il referente dell’Amministrazione comunale, realizzerà materiali informativi, sarà reperibile nelle ore di chiusura del front office.

L’attività del portierato sociale dovrà essere fortemente collegata alla rete complessiva dei servizi e delle risorse cittadine, comprese quelle del volontariato, con cui è necessario sviluppare una stretta sinergia che consenta flessibilità e adattabilità alle diverse condizioni, capacità di comprensione del bisogno e tempestività nella risposta, continuità di azione con i vari soggetti della rete dei servizi.

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