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Politica San Faustino / Strada Scaglia Est, 31

Referendum, il Pd: “Quattro sì in difesa di beni comuni, per uno sviluppo sostenibile”

Il segretario provinciale Baruffi chiarisce la posizione del suo partito: "Su argomenti così complessi non è sufficiente cancellare le norme attuali, ma è necessario proporre soluzioni alternative"

 

“Non chiediamo un voto per mandare a casa Berlusconi. Chiediamo un voto in difesa di beni comuni fondamentali come l’acqua e l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge. E chiediamo un voto contro il nucleare per uno sviluppo energetico pulito e sostenibile. Per questo diciamo ai modenesi di andare a votare e votare “SI” ai quattro quesiti referendari”. Questo l’appello del segretario provinciale del Pd Davide Baruffi in vista della consultazione referendaria del 12 e 13 giugno. Quattro i quesiti: due sull’acqua pubblica, uno sull’energia nucleare, uno sul legittimo impedimento. Il Partito democratico chiede agli elettori di votare “SI” all’abrogazione delle norme attuali volute dal governo Berlusconi.

“Non siamo stati noi a promuovere i quattro referendum – precisa Baruffi – in quanto riteniamo che su argomenti così complessi non sia sufficiente cancellare le norme attuali ma proporre soluzioni alternative a quelle indicate dal governo. Per questa ragione abbiamo privilegiato la via parlamentare e la presentazione di specifiche proposte di legge, sulle quali abbiamo anche raccolto le firme dei cittadini. Detto questo, però – aggiunge il segretario del Pd – a fronte della chiusura del Governo che ha blindato questi provvedimenti sbagliati a colpi di maggioranza e fiducia, abbiamo dato il nostro sostegno con convinzione alla campagna referendaria perché ci interessa che la gente vada a votare, il quorum venga raggiunto e le attuali norme abrogate”. 

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