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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bilancio 2012, tasse: ecco come verranno spennati i modenesi

Imu e Irpef, aliquote progressive "per garantire equità e tutelare le fasce deboli". Tassa di soggiorno in base alle classificazioni alberghiere. Invariate Tosap e imposta di pubblicità

Imposta municipale unica (Imu) per l’abitazione principale al 5,2 per mille (con le detrazioni di legge di 200 euro oltre ai 50 euro per ogni figlio convivente fino a 26 anni), aliquote basse (4,6 e 4 per mille) per tutelare affitti a canone concordato e alloggi dell’Agenzia casa, addizionale Irpef applicata secondo aliquote progressive in relazione al reddito, mantenendo lo 0,5 per la prima fascia fino a 15 mila euro. Inoltre, tassa di soggiorno applicata in relazione alla classificazione degli alberghi, e nessun ritocco alle altre imposte comunali, come la Tosap (per l'occupazione del suolo pubblico) e l’imposta di pubblicità. Queste le principali leve tributarie del bilancio di previsione 2012 del Comune di Modena, illustrate ieri mattina in Municipio dal sindaco Giorgio Pighi e dal vice sindaco e assessore al Bilancio Alvaro Colombo a sindacati e associazioni imprenditoriali.

IMU - Per l’Imu (utilizzata nella misura del 60% della potenzialità) è prevista un’aliquota del 9,6 per mille per gli affitti a canone libero, del 10,2 per mille per gli immobili produttivi, commerciali e artigianali, e del 10,6 per mille per gli immobili a disposizione e sfitti. Sarà finanziato un fondo locale per l’affitto di un milione di euro, una parziale risposta all'eliminazione del fondo nazionale per l’affitto.

IRPEF - L’addizionale Irpef (applicata per il 17% del potenziale) prevede un’aliquota dello 0,52% per i redditi da 15 a 28 mila euro e dello 0,58% da 28 a 55 mila euro, mentre la curva sale per le ultime due fasce: da 55 a 75 mila dello 0,78% e dello 0,8% per la fascia oltre 75 mila euro.

TASSA DI SOGGIORNO - Dalla tassa di soggiorno, anch’essa applicata in modo progressivo sulla base della classificazione di alberghi e strutture ricettive, è previsto un gettito di 700 mila euro stimato su metà anno, mentre non vengono ritoccate le altre imposte comunali, come la Tosap (per l'occupazione del suolo pubblico) e l’imposta di pubblicità.

L'ASSESSORE - “La prima scelta politica sul fronte delle entrate – sottolinea l’assessore Colombo - è stata di utilizzare prevalentemente uno strumento con caratteristiche patrimoniali invece che uno strumento che agisse su salari e pensioni, gravando sostanzialmente sui lavoratori dipendenti e i pensionati. Per raggiungere questo obiettivo, considerato l’ampio prelievo dello Stato sul gettito complessivo dell’Imu (per Modena oltre 35 milioni) è stato necessario agire su aliquote differenziate a seconda delle diverse tipologie e del diverso utilizzo degli immobili per introdurre criteri di maggiore equità. Anche per l’Irpef si è deciso di intervenire con criteri di equità, salvaguardando oltre l’80% dei contribuenti da misure penalizzanti”.

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