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Comune di Modena, bilancio 2013: nessun aumento delle tasse

Ma il Comune di Modena deve "recuperare" 9,2 milioni di euro. L'assessore al bilancio Boschini: "Tagli alla spesa per 7 milioni, adeguiamo i servizi e garantiamo coesione sociale"

La proposta di bilancio 2013 del Comune di Modena, che con gli appuntamenti di giovedì 6 e venerdì 7 giugno in commissione consiliare inizia l’iter per essere approvato dal Consiglio comunale entro un mese, non contiene nessun incremento delle aliquote comunali di Imu e di Irpef e prevede una manovra finanziaria di 9,2 milioni di euro per recuperare, senza aumentare le tasse, la riduzione dei trasferimenti dallo Stato. “Se lo Stato rispetta gli impegni, contiamo su di un rimborso di 2,2 milioni su fondi 2012, perciò il calo effettivo della spesa sarà di sette milioni – spiega il vice sindaco e assessore al Bilancio Giuseppe Boschini – e verrà ottenuto in particolare con una riduzione dei costi della macchina comunale con scelte anche dolorose, ma con priorità molto precise, senza smantellare i servizi, con attenzione a quelli fondamentali per la qualità della vita e la coesione sociale. Se però il governo non dovesse compensare integralmente i 21 milioni di euro previsti come entrate comunali dall’Imu prima casa, lo scenario diventerebbe drammatico”.

MANOVRA - Le entrate correnti sono previste in 235,6 milioni di euro e dal confronto con l’assestato del 2012 emerge appunto la differenza di 9,2 milioni di euro, con un grado di autonomia finanziaria che raggiunge il 90 per cento, cioè i trasferimenti da Stato e Regione si riducono al 10 per cento delle entrate. La manovra prevede prima di tutto una riduzione dei costi di funzionamento del Comune: dai fondi per i gruppi consiliari alle trasferte degli amministratori, dalle consulenze agli incarichi dirigenziali, fino al personale di ruolo dove la spesa passa da 66 a meno di 64 milioni, con una riduzione di circa due milioni e 300 mila euro. “Non crediamo, però, nelle politiche di austerità fini a se stesse – spiega Boschini – ma riteniamo necessario in questo momento un profilo di sobrietà che preveda razionalizzazioni e semplificazioni in tutta la macchina comunale: forti risparmi sulle tecnologie informatiche o sulla stamperia unificata con la Provincia, solo per fare due esempi. Ma la riduzione dei costi ha una prospettiva strategica: interventi strutturali che migliorano l’efficienza, modificano la qualità delle risposte, ma cercando soprattutto di adeguare i servizi alle esigenze cambiate che emergono dalla crisi”.

TAGLI - È la situazione che si crea sul tema della casa, per esempio, dove “il taglio necessario del Fondo a sostegno dell’affitto (800 mila euro in meno) andrà di pari passo – spiega Boschini – con una sua ridefinizione che lo renderà più flessibile, per le situazioni di maggiore difficoltà, accompagnando il provvedimento con interventi strutturali e permanenti che mettono a disposizione nuovi appartamenti di edilizia popolare e in Agenzia per la casa”. Allo stesso modo, si “adeguerà la risposta di nidi e scuole d’infanzia all’evoluzione della domanda realizzando alcuni risparmi sulle spese di personale e sull’organizzazione dei servizi, ma offrendo al tempo stesso alle famiglie risposte più flessibili  e più adeguate alla nuova realtà sociale”.

La proposta di bilancio contiene anche l’ipotesi di riattivare l’imposta di soggiorno, finora sospesa a causa degli effetti del terremoto sul turismo, “con un tavolo per il confronto con gli operatori del settore e coi comuni del territorio” spiega Boschini ricordando che l’importo previsto per il 2013 è di 300 mila euro. Per ragioni di equità, infine, l’impegno a non aumentare la pressione fiscale comunale sarà accompagnato, annuncia Boschini, da un ulteriore miglioramento della lotta all’evasione fiscale e tariffaria. Dal 30 giugno, inoltre non sarà più Equitalia a occuparsi delle riscossioni e il nuovo soggetto - un raggruppamento temporaneo di imprese composto, tra gli altri, da Poste italiane, Engineering e Ica – è stato scelto “attraverso una gara regionale e ha l’esperienza per garantire rapporti corretti con famiglie e imprese su di un tema così delicato, in particolare in questo momento, come i percorsi di rientro nei mancati pagamenti”.

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