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Approvato il bilancio preventivo del Comune di Fiorano

Documento “aperto” e flessibile a causa delle incertezze legate a Imu e Tares

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

Il consiglio comunale di Fiorano Modenese ha approvato ieri sera il Bilancio di previsione 2013, con i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione dei consiglieri Orlandi e Grazioli del Gruppo misto e il voto contrario del gruppo Pdl-Lega. Un bilancio “aperto”, come lo ha nuovamente definito il sindaco Claudio Pistoni, a causa delle perduranti incertezze su alcuni importanti capitoli, quali Imu e Tares. “Abbiamo comunque preferito elaborare un bilancio di previsione che ci consenta diverse opzioni secondo le entrate che realmente arriveranno, ma che permetta all’ente di risultare meno ingessato, almeno per la seconda parte dell’anno in corso. Va però sottolineato che al contrario di quanto dovrebbe accadere, i Comuni stanno totalmente perdendo la loro autonomia impositiva; quest’anno lo stato incamera l’intera Imu relativa ai fabbricati industriali e ne restituisce una quota ancora ignota ai Comuni. Per Fiorano significa una incertezza da 5 milioni di euro sul bilancio, siamo convinti che una parte consistente tornerà nelle casse cittadine e manteniamo la tassazione alle aliquote minime almeno finchè sapremo su quali cifre reali potremo contare”.

Inoltre ci sono i problemi relativi al patto di stabilità: “Stiamo impilando sul tavolo progetti per cui avremmo i soldi ma non possiamo spenderli a causa delle rigidità imposte dal patto di stabilità. Di fatto nella seconda metà della legislatura non ci è stato consentito di realizzare opere”. Per passare invece ai punti fondamentali di un bilancio di previsione che comunque guarda al futuro, i blocchi principali di intervento sono tre: il primo riguarda il sociale: “Abbiamo circa 400 famiglie con problemi di varia gravità, circa 75 sono prive di qualunque reddito da lavoro. Stiamo sostenendo l’impianto dell’assistenza ai cittadini sotto tutti i punti di vista, a partire da quello strettamente alimentare”. Il secondo blocco di interventi riguarda “la scuola e il diritto allo studio, è una delle voci di spesa più consistenti, ma è uno degli aspetti in cui crediamo di più e per questo abbiamo lavorato per la statalizzazione della materna Villa Rossi e ci siamo attrezzati perché abbia il suo personale anche nel caso non arrivasse dallo stato; gestiamo autonomamente altre sezioni di materna, cerchiamo di dare l’opportunità scolastica a tutti”.

Il terzo ambito importante è quello riguardante economia e lavoro, “un campo in cui le amministrazioni devono ridefinire il loro ruolo, che è diventato centrale. Abbiamo cercato di darci una visione innovativa e mettere in campo nuove iniziative: l’incubatore di imprese, che darà alle buone idee imprenditoriali l’opportunità di partire;  la Fabbrica delle idee e altri ambiti di confronto come la giornata con i ricercatori dell’Aster che organizzeremo in autunno; il Progetto Leonardo, che consente diverse esperienze lavorative all’estero con l’obiettivo di acquisire e riportare competenze sul territorio, che quest’anno rifinanzieremo coinvolgendo più persone e anche la popolazione della Bassa; l’autoformazione attraverso i prestiti sull’onore, in modo che chi vuole provare a reinventarsi in un nuovo ambito professionale ne abbia i mezzi economici; i tirocini formativi nelle aziende per under 35, 4 mesi di lavoro che valgono più di tanti invii di curriculum”.

Infine gli investimenti: “A causa del patto di stabilità sono pochi e mirati: alcuni erano già finanziati, come Manodopera per la nuova sezione museale al castello di Spezzano, o i nuovi alloggi popolari in via Poliziano; o ancora il progetto Lepida per il collegamento in fibra ottica di tutte le sedi pubbliche comunali. Altri progetti che restano in campo sono il ponte di Torre delle Oche e il Global, già assegnato, per il verde pubblico, che risolverà i problemi di manutenzione che abbiamo sopportato in questi ultimi anni. Allentare il patto di stabilità però – ha concluso Pistoni – significherebbe liberare non meno di 6 miliardi che le pubbliche amministrazioni hanno da spendere subito per opere pubbliche. Sarebbe una bella scossa all’economia e al lavoro”.

Secondo il consigliere del Pdl-Lega Luciano Dian, si tratta di “un bilancio fantascientifico, basato su speranze non supportate dalle coperture economiche”. Per Graziano Bastai, Pdl-Lega “sono importanti gli interventi sul lavoro per far ripartire l’economia ma ci vorrebbe maggiore attenzione ancora ai costi della pubblica amministrazione e alle sue dinamiche. Perché non pensare a un capitolo della Fabbrica delle idee dedicato a questo tema e in generale alla gestione migliore delle risorse pubbliche?”. Per il capogruppo del Pd Giovanni Gilli “nonostante le incertezze che ci portano a un bilancio preventivo approvato solo in giugno, questa amministrazione dimostra che c’è e prova a dare una sua forte impronta alla città. Scopo di un’amministrazione non è solo far quadrare i conti ma dare una sua visione. Sarebbe utile che per i Comuni virtuosi, come Fiorano, alcuni dei vincoli molto rigidi imposti a spese e investimenti venissero rivisti”.

Per Matteo Orlandi del Gruppo misto “in un quadro di grandi incertezze attribuibili a scelte del governo centrale, il bilancio di previsione di Fiorano è comunque molto attento alla tenuta sociale e per questo va apprezzato”. Secondo Innocenzo Capano, Gruppo misto “il Comune di Fiorano c’è e fa ancora molto anche in questi difficili momenti di crisi”. Secondo Riccardo Amici, Idv, “è un bilancio che fa davvero tutto il possibile nonostante difficoltà che non dipendono dal Comune”.

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