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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bilancio, il Comune di Modena non venderà il patrimonio mobiliare

Orientamento assunto dalla giunta dopo aver valutato l’andamento finanziario: sarà comunque rispettato il patto di stabilità. Il sindaco Pighi: “Garantiti gli investimenti previsti”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

La giunta del Comune di Modena nella seduta di martedì 23 ottobre ha fatto il punto sull’andamento del bilancio in vista dell’assestamento in programma per la fine di novembre e per verificare le condizioni per il rispetto del patto di stabilità. Valutati gli andamenti finanziari previsti entro la fine dell’anno per le entrate e le uscite in conto capitale e preso atto della ridefinizione del saldo obiettivo per il rispetto del patto, ridotto di circa sette milioni di euro grazie a una serie di operazioni realizzate nei mesi scorsi, è stato assunto l’orientamento di non ricorrere in questa fase alla dismissione del patrimonio mobiliare. Nel bilancio preventivo, infatti, erano previste vendite per 13 milioni di euro che “in  questo quadro di equilibrio, per l’anno in corso reputiamo non siano indispensabili per il rispetto del patto” spiega il sindaco Giorgio Pighi sottolineando che “sarà comunque garantita una quota di investimenti, i pagamenti in conto capitale, almeno pari a quella che avevamo previsto nel bilancio preventivo, cioè 20,5 milioni di euro”.

Le operazioni che hanno permesso la riduzione del saldo obiettivo (da quasi 23 milioni a inizio anno a poco più di 16 milioni) sono, in particolare, quelle dovute alla presa in carico della Regione di quote del patto e alla premialità conseguente alla partecipazione di Modena al progetto nazionale di armonizzazione dei bilanci degli enti locali. A questo si aggiunge “la conferma dei saldi della manovra che abbiamo realizzato in settembre – afferma l’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini – con un spostamento di quasi quattro milioni di euro di entrate per oneri cimiteriali e concessioni edilizie dalla parte corrente agli investimenti che contribuiscono ad ampliare le possibilità di pagamento per i lavori realizzati”. L’orientamento tiene conto anche dell’incertezza del quadro nazionale “con l’ipotesi di pesanti tagli agli enti locali nel 2013 – continua Boschini – e quindi la probabile esigenza di realizzare una manovra consistente nel bilancio preventivo”.

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