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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Il Pd modenese chiude il 2018 in attivo: "Ma situazione finanziaria resta critica"

Il tesoriere del Pd provinciale di Modena, Maino Benatti, interviene su consuntivo e preventivo. Ridotto il debito con un progressivo taglio della spesa

Ieri mattina la Festa di Ponte Alto ha osptitato anche la riunione della Direzione Provinciale del Partito Democratico, che in quella sede, ha approvato il bilancio consuntivo 2018 e il preventivo per il 2019 presentati dal nuovo tesoriere del Pd Maino Benatti, che, com’è noto, è subentrato nel ruolo nel maggio scorso dopo la scadenza dei suoi mandati come sindaco di Mirandola.

“Se il 2017 è stato un anno molto difficile dal punto di vista finanziario per il Coordinamento provinciale del Pd con un disavanzo superiore ai 300mila euro, il bilancio consuntivo 2018 ci presenta risultati molto più positivi - spiega Benatti - E’ stato infatti possibile diminuire il debito pregresso di alcuni Circoli e della stessa Federazione e, al tempo stesso, chiudere il consuntivo con 8mila euro di utile. Un risultato così importante si è potuto conseguire, innanzitutto, grazie all’utile della Festa 2018, frutto dello sforzo di tutta la macchina (volontari e dipendenti in primis) e alla attiva opera di ristrutturazione dei debiti pregressi e alla ottimizzazione delle spese".

Tiene il tesseramento, nonostante un modico calo delle entrate: nel 2018 è stato rinnovato il 93% delle tessere. Elemento di preoccupazione è il calo del contributo degli eletti, causa il risultato delle elezioni politiche che ha consegnato ai dem un numero di parlamentari più esiguo che in passato. Un elemento da non sottovalutare, dal momento che ogni eletto è chiatao a versare 2.500 euro al mese nelle casse del partito locale.

Sono in diminuzione, però, anche le spese, a cominciare da quelle per il personale (-42mila euro). I dipendenti della Federazione sono, nel tempo, molto diminuiti. Oggi ci sono 9 persone, di cui 5 a tempo pieno e 3 a tempo parziale (4 i dipendenti in aspettativa).

"Ricordo che, dal 2020, scatterà l’obbligo per legge, come per tutti i partiti, di certificare il bilancio aggregato unico del Pd. Nonostante la situazione finanziaria del partito rimanga delicata, l’anno 2018 sembra segnare una svolta nel trend economico della nostra comunità politica. L’obiettivo futuro rimane quello di garantire la capacità del partito di essere presente sul territorio con i Circoli e le attività politiche e, allo stesso tempo, di gestire in modo sostenibile la situazione economico-finanziaria complessiva”, chiosa benatti.

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