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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Sassuolo

Bilancio Sassuolo, la maggiornaza si salva con un solo voto di scarto

Arriva nella tarda sera di venerdì l'approvazione dall'assemblea consiliare: a votare in difformità con il proprio gruppo è stato il consigliere di maggioranza Maurizio Benedetti del gruppo Forza Italia

Al termine di un dibattito di cinque ore, e con il voto favorevole di Forza Italia, Lega Nord, Lista civica Per Sassuolo, Sindaco, ed il voto contrario dei gruppi PD e IDV, Gruppo Misto, e dei Consiglieri Cerverizzo (Siamo Sassuolo) e, in difformità con il proprio gruppo, del Consigliere Benedetti (Forza Italia), il Consiglio comunale di Sassuolo, nella seduta serale di venerdì 13 dicembre ha approvato il bilancio di previsione 2013 e pluriennale 2013-2015 del Comune.  Il testo definitivo del documento, approvato alle 23,30, era stato presentato nella seduta del Consiglio comunale del 30 novembre scorso ed è stato integrato, in quella di venerdì 13, da diversi emendamenti della giunta, e presentati dal Sindaco Luca Caselli e approvati dall'aula. 

Il bilancio risente dei tagli imposti dal Governo con il decreto legge 95/2012 che hanno comportato, nell’ultimo anno, una riduzione di 1.656.000 euro, e delle garanzie fideiussorie che il Comune ha dovuto onorare nei confronti di SGP e che, nel solo 2013, hanno pesato sulle casse comunali per 1.036.000 euro. A fronte di queste minori entrate da tagli del governo e da fidejussioni a favore di SGP, il Comune, ha effettuato economie di spesa per 1 milione e 300 mila euro, di cui 321 mila nel capitolo personale, 650 mila nel capitolo trasferimenti e 342 mila per utilizzo di beni di terzi. Economie di spesa che hanno consentito di chiudere il bilancio nel pieno rispetto del patto di stabilità e senza ricorrere all’aumento della pressione fiscale. Le aliquote relative ad Irpef ed ad IMU rimangono invariate, rimanendo, a fronte di aumenti IMU previsti invece in altri comuni, tra le più basse delle provincia. 

Il dibattito che ha anticipato il voto della seduta di venerdì 13 si è quindi concentrato sull’aspetto previsionale del bilancio comunale, riguardante il 2014 e 2015 e legato alle decisioni che saranno assunte attraverso il piano di risanamento e rilancio di SGP, approvato nella stessa seduta (con i voti favorevoli di Lega Nord, Forza Italia, Sindaco e Lista Per Sassuolo, il voti contrari di PD, IDV, Gruppo Misto, Consigliere Benedetti (FI), e la non partecipazione al voto del Consigliere Cerverizzo della Lista Siamo Sassuolo), e che prevede tre ipotesi illustrate dal Sindaco Luca Caselli: La prima, relativa al concordato di continuità per la società, la seconda che prevederebbe lo stato di cosiddetta crisi da sovra indebitamento. La terza, percorribile nel caso non fossero possibili le due precedenti, prevederebbe l’assunzione, da parte del Comune, del debito della società, per un importo di 26 milioni nel 2014, attraverso garanzie fideiussorie. 

“Se la richiesta di inserire SGP nella procedura di concordato in continuità non venisse accettata, in quanto la società non avrebbe i requisiti soggettivi per accedere a questo istituto, si chiederà l’ammissione all’istituto della crisi da sovra indebitamento, ideato per i soggetti che non sono ricompresi nella legge fallimentare degli istituti connessi. In alternativa a questa seconda ipotesi se ne è prospettata una terza, che sarebbe di fatto obbligata nel caso in cui le due precedenti venissero disattese. Non si tratta di liquidazione ma dell’ipotesi peggiore che potrebbe accadere sia rispetto al bilancio di SGP che al bilancio del Comune. Ci siamo voluti assumere la responsabilità di definirne la tipologia, l’impatto, e la gestione dell’impatto sul bilancio, in maniera chiara e di sottoporla in modo trasparente al Consiglio. Questa ipotesi prevederebbe un impatto di 26 milioni di euro sul bilancio del Comune nel 2014. Ai fini della gestione di questa ipotesi sul bilancio pluriennale, considerata come peggiore, sono stati prospettati diversi emendamenti da parte della giunta finalizzati a supplire a questi effetti. Uno di questi riguarderebbe la patrimonializzazione, da parte del Comune, di immobili ed opere di pubblica utilità realizzate da SGP. Un altro emendamento, sempre riguardanti l’ipotesi peggiore, riguarda una il riconoscimento di una lettera di patronage forte, equivalente di fatto ad una fidejussione, che è stata prevista nel bilancio 2014. Il primo emendamento contiene anche l’impegno politico ad andare ad approvare il bilancio preventivo 2014 entro febbraio del prossimo anno, un bilancio che terrà necessariamente conto delle soluzioni che nel frattempo verranno autorizzate ed assunte per SGP”.

In sede di dibattito lamenta “scarsa informazione ai consiglieri e sottolinea l’insostenibilità sul bilancio comunale, delle soluzioni prospettate per SGP il Consigliere del PD Antonio Caselli: “Non si può fare finta che il bilancio del Comune vada bene e tenere distinto la situazione di SGP che non produce cassa. SGP non potrà pagare un euro di debito nei prossimi anni per cui tutti i debiti che si troveranno via via nel bilancio del Comune si ripercuoteranno sui cittadini in modo insostenibile”. “Siamo stati sottoposti ad una enorme quantità di materiale da valutare in tempi troppo stretti – afferma il Consigliere Cerverizzo (Siamo Sassuolo). Non c’è ancora chiarezza sui conti e non ci sono garanzia. Per questo esprimo il voto contrario”.

Richiama il dato “politicamente eclatante legato alle dimissioni degli Assessori Giorgio Barbieri ed Antonio Orienti, oltre ai tagli nelle spese prospettati nei capitoli del sostegno agli alunni disabili e sul pre-post scuola, il Consigliere PD Maria Savigni: Si tratta – ha detto - di tagli in settori in cui i bisogni aumentano e che non possono essere accettati. Per questo chiedo un ripensamento”. Sempre dai banchi del PD parla di tagli inaccettabili anche il Consigliere Andrea Lombardi che “a fronte della oggettiva carenza di risorse e di tagli che colpiscono le fasce più deboli della popolazione” lancia un invito a “rivedere le modalità della spesa pubblica, anche sul sociale, guardando alla qualità e all’efficacia degli interventi e riflettendo sul fallimento dell’equazione più privato e meno stato”

“Da un lato abbiamo la città, dall’altro la carriera personale del Sindaco Caselli – ha affermato il Consigliere del PD Giulia Pigoni: Non possiamo credere e dare fiducia a chi ha portato Sassuolo dall’essere capitale della ceramica a zimbello della provincia. Il Commissario è l’unico modo per rimettere Sassuolo sui binari giusti”. Parla invece dell’ipotesi di configurare uno stato di predissesto il Consigliere del PD Sandro Morini: “Questa soluzione manterrebbe in capo all’Amministrazione il compito di rimettere la barra in capo all’ente, e offrirebbe contestualmente, pur a fronte di moratorie e al pari di un concordato, garanzie ai creditori. Una sorta di tregua analoga a quella offerta dal concordato in continuità che, stando all’ultima sentenza della Cassazione, non potrà essere percorsa. Questa è l’unica soluzione possibile che propongo e che porterebbe ad un impatto economico minore sul bilancio del Comune”

“Se non ci fossero stati i 76 milioni di buco creati dalla sinistra fino al 2009 attraverso la creazione e l’indebitamento di SGP oggi non saremmo qui a parlare di queste cose – ha affermato ilConsigliere del gruppo Forza Italia Camilla Nizzoli.  Oggi se si parla di tagli lo si fa con una grande assunzione di responsabilità, per garantire la salvezza di Sassuolo e per non aumentare le tasse. La coperta è corta e vanno fatte delle scelte. Noi ci siamo assunti la responsabilità di farle”.

Annunciando il suo voto contrario, in difformità a quello del gruppo, il Consigliere di Forza Italia Maurizio Benedetti ha sottolineato come l’amministrazione non abbia perseguito gli obiettivi di revisione della spesa soprattutto nel campo del welfare dove si sarebbe dovuto valorizzare maggiormenete il privato sociale innestando una logica virtuosa che per anni è stata chiesta e rispetto alla quale dalla giunta non abbiamo avuto risposte. Ridurre la spesa non significa tagliare i servizi. Sui conti del bilancio manca chiarezza e sostenibilità economica. Votare a favore significherebbe dare una delega in bianco”. Il Consigliere dell’IDV Sergio Basile motiva il proprio voto contrario affermando di “non credere che le ipotesi prospettate possano portare ad una soluzione dei problemi”.

Per il Capogruppo della Lega Nord Stefano Bargi, il punto non è il bilancio previsionale 2013, già chiuso, ma il previsionale che può essere soggetto a variazione derivanti anche ai diversi provvedimenti che potrebbero arrivare dallo Stato centrale. Pur confermando le nostre critiche e le perplessità sia rispetto ai tempi di discussione del bilancio sia del Comune sia di SGP, che avevamo chiesto e sostenuto dovessero essere discussi prima, pensiamo che sia necessario andare avanti, percorrendo le uniche strade possibili che sono state prospettate, tentando di giocare al meglio la partita del 2014, che già arriverà con il prossimo bilancio di previsione”.

Per il Capogruppo del PD Susanna Bonettini “se si voleva risanare SGP lo si faceva prima. Oggi non possiamo sminuire il bilancio pluriennale così come non possiamo sottovalutare le perplessità espresse dai dirigenti. Non possiamo accettare che siano scaricate sui consiglieri responsabilità che i tecnici non si sono sentiti di assumersi, così come non possiamo accettare tagli che giudichiamo aberranti”. “Voto favorevole per evitare il commissariamento, che avrebbe conseguenze ben peggiori rispetto al bilancio, nonostante la non condivisione sulla modalità dei tagli e sul fatto che non siano state recepite proposte da noi avanzate – quello dichiarato dal Consigliere Anna Maria Anselmi (Lista Per Sassuolo)”

Per il Capogruppo del PD Ugo Liberi non si può dimenticare che l’80% del bilancio del Comune ha riguardato spese nell’ambito del sociale ed il fatto che SGP venne creata per aggirare un patto di stabilità. Sforare oggi il patto di stabilità, in conseguenza della peggiore delle ipotesi prospettate per SGP che porterebbe sul Comune il debito della società, significherebbe fare ciò che attraverso SGP è stato fatto nel 2005, nascondendo però lo sforamento in SGP e spostando irresponsabilmente l’enorme debito creato da chi ci ha preceduto sugli anni a venire. Oggi ci troviamo a pagare gli effetti di questo debito e di questa politica. Ed i tagli, a fronte di una coperta sempre più corta che non riesce a coprire tutto, sono la scelta fatta alternativa all’aumento delle tasse”

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