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Bilancio, Pd “Comune di Sassuolo ridotto peggio della Grecia”

“Il Comune di Sassuolo sta andando rapidamente verso un dissesto economico irrecuperabile. Nel caso non sia possibile trovare una via che possa liberare quanto prima il bilancio preventivo 2013, chiediamo un’assunzione di responsabilità immediata con dimissioni rapide, in modo che si possa mettere mano ai conti della città.” Questo l’appello lanciato dal Gruppo Pd in Consiglio comunale a Sassuolo, dopo la seduta di ieri della Commissione bilancio, disertata dal sindaco Caselli

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ModenaToday

«Dopo la fine delle ferie d’agosto e con la ripresa dei lavori delle Commissioni, in attesa del Consiglio comunale, la situazione della città di Sassuolo appare chiara in tutta la sua drammaticità. Una situazione anche peggiore di quella della Grecia, che almeno quando è arrivato il tempo delle scelte dolorose e impopolari, aveva un governo e una maggioranza in grado di decidere e metterci la faccia. Sassuolo non ha neanche questo, al punto che ieri sera il sindaco Luca Caselli ha disertato la Commissione bilancio comunale. È possibile non partecipare a un incontro di questa rilevanza in uno dei momenti più bui che la città abbia mai vissuto dal punto di vista economico? Se a nulla ha portato l’unico intervento istituzionale in Commissione, quello dell’assessore Claudia Severi, ben più grave è stato quanto comunicato dall’amministratore di Sgp Corrado Cavallini, il quale ha confermato, a dispetto delle dichiarazioni ripetutamente fatte dal sindaco, che il piano di rientro dai debiti dell’ente verso i fornitori con maxi-dilazione fino a cinquant’anni, non solo resta valido, ma è anche l’unico messo a punto. Non esistono dunque altri piani alternativi, così come non c’è stato alcun incontro pubblico su Sgp, con contradditorio, in settembre, come invece aveva promesso sempre il sindaco. La maggioranza non è in grado di gestire i conti della città, è bloccata dalle sue insolvenze, dal disaccordo interno, dal timore di dover fare scelte impopolari. Il bilancio di previsione è un rebus al momento senza soluzione. La città sta andando rapidamente verso un dissesto economico irrecuperabile. L’ultimo appello che lanciamo a questa amministrazione è perché si trovi una via d’accordo che liberi il bilancio preventivo. In caso contrario chiediamo un’assunzione di responsabilità immediata con dimissioni rapide, in modo che si possa mettere mano ai conti della città finché c’è ancora qualche speranza.»

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